SEDUTA D’ALLENAMENTO ATTIVITA’ DI BASE

Il gioco iniziale, esercitazioni tecniche e coordinative, esercitazioni situazionali, gioco a tema/partita a tema, gioco finale/partita libera. Esercitazioni per gli schemi motori nella scuola calcio, esercizi tecniche per la categoria Pulcini/Esordienti, programmazione e metodo. Esercizi di 1 contro 1, esercizi 2 contro 2, esercizi 3 contro 3.

Buongiorno a tutti dalla redazione di TopAllenatori oggi parleremo dell’attività di base dagli 8 ai 11 anni, anni molto importanti sia per la formazione del ragazzo che dei allenatori o istruttori magari anche alle prime armi. Gli obiettivi principali sono la formazione tecnica, educativa e sociale. Per fare ciò l’istruttore non deve avere solo conoscenze tecniche-tattiche ma deve saper far rispettare dei valori sportivi e soprattutto deve avere la capacità di mettersi in discussione (perché detto sinceramente svolgere un attività con ragazzini non è una passeggiata, e i modi di porsi sono diversi rispetto a ragazzi della juniores e soprattutto nei professionisti).
Come abbiamo detto prima l’istruttore non deve avere solo conoscenze in materia calcistica, ma anche al livello psicologico a grandi linee, forse la parte più complicata e ignota ma che senza essa il giocatore in futuro non potrebbe imporsi nel modo del calcio, la possiamo dividere in 4 aree: la prima è rispettare le componenti psicologiche del bambino e del ragazzo(cioè il carattere è diverso e ognuno può reagire in modo diverso rispetto all contesto sociale)quindi l’istruttore deve essere cosciente di essere un punto di riferimento cercando anche di enfatizzare le conquiste sia atletiche che tecniche. La seconda è il motivare per far apprendere dove l’istruttore nell’attività deve far acquisire al gruppo il piacere di giocare e fare il proprio gioco, ma non dando troppe informazioni prevedendo pause per coinvolgerli nell’attenzione voluta(correzione dell’errore sia tecnico che tattico). Segue il Saper Comunicare che non bisogna confondere con il parlare tanto ma è la giusta parola o gesto per poter far comprendere meglio la tecnica o il concetto, per questo è molto importante osservare semplici regole come l’utilizzo di parole semplice, far giocare tanto, incoraggiare, utilizzare un tono di voce corretto, farsi sentire presente e soprattutto non dilungarsi nelle spiegazioni. Ultima ma non meno importante il saper osservare per valutare e confrontare senza esprimere giudizi affrettati rispettando le norme comportamentali e soprattutto senza demoralizzare il ragazzo perché come abbiamo detto prima ognuno può reagire in modo diverso. Adesso lascio la parola al mister La Camera Luciano allenatore con licenza Uefa B. 

Salve a tutti, dopo l’intervento/chiacchierata su Podcast spiegando le linee guide come e cosa privilegiare in una singola seduta d’allenamento per la fascia d’età in questione (8-11 anni), numerosi lettori mi hanno poi inviato la richiesta di illustrare esempi pratici con immagini di riferimento.

NELL’AMBITO DELLA SINGOLA SEDUTA D’ALLENAMENTO PRIVILIGARE IL SEGUENTE SCHEMA:

Gioco Iniziale: gioco collettivo a squadra orientato agli obiettivi della seduta, in alternativa anche gioco libero/polivalenza di altra disciplina sportiva, esempi:

Partita 5:5, 6:6, con l’obiettivo tecnico, chi riceve palla lo controlla solo con l’interno del piede.

Partita 5:5, 6:6, raggiungi la zona tiro per calciare in porta, si richiede alle due squadre, nel momento che un giocatore riceve palla (fase offensiva) all’interno della zona tiro, ha l’obbligo di calciare in porta.

Partita 5:5, 6:6 con le regole del Rugby, trasmetto/lancio palla con le mani, e afferro con le mani per ricevere, si calcia con i piedi per segnare.

variante: si inizia con le mani, all’interno della propria metà campo, superato il centrocampo o linea delimitato sul terreno, si gioca con i piedi per concludere e finalizzare.

Esercitazione tecniche e coordinazione: esercitazioni individuali, a coppie, o in gruppi che hanno come obiettivo principale l’aspetto coordinativo e quello tecnico. Esempio:

Disporre i giocatori in riga, al segnale d’inizio dato dall’istruttore, i calciatori effettuano una camminata veloce per circa 7 metri (zona delimitata), poi nella seconda zona, corsa velocissima, per raggiungere e calciare in porta, i palloni posti sul terreno. 

La camminata veloce si differenzia dalla corsa perché almeno un piede è sempre appoggiato a terra durante la sessione.

Esercitazioni di situazioni: situazioni in cui si contrappongono uno o più giocatori, molto simili alle situazioni che si possono verificare in gara. In questo tipo di esercitazioni si alleano principalmente le capacità tattiche individuali e collettive.

Campo A: campetto 15 x 10 metri, duelli 1>1, supera in dribbling, fare goal nella mini porta avversaria

Campo B: area 15 x 15 metri, duelli di 2> 2 per abbattere i coni

Campo C: 18 x 15 metri, 3>3 con i rispettivi portieri, “usate la collaborazione per segnare”

Gioco a tema: giochi / partite a confronto dove si alterna la fase offensiva e difensiva. Stimola la collaborazione e il gioco di squadra. Semplificare al massimo le regole. Utilizzare giochi di altre discipline. esempio!

Si gioca una partita verso una porta soltanto “Mundialito” un 6 contro 6, si inizia sempre dal calcio del portiere (anche quando il pallone supera le linee del campo), lancia a piacere nell’area di gioco, quindi la squadra che si impossessa della sfera, sviluppa l’azione offensiva, mentre l’altra squadra, organizza la difesa della porta, e/o la riconquista.

Gioco finale: la partita finale è un momento di creatività e scarico che l’allenatore /istruttore deve comunque osservare con attenzione, perché può dare indicazioni utili sul lavoro svolto e sulla situazione generale del gruppo. Si consiglia di intervenire poco. 

Conclusione:

La seduta deve risultare intensa/piacevole, priva di tempi morti, evitando di far stare fermi i ragazzi, e tenendo sempre in considerazione i fattori climatici.

In molti casi è difficile svolgere la seduta completamente in tutte le sue fasi. Sarà compito dell’istruttore valutare volta per volta le priorità della singola seduta.

Lo schema della seduta  non deve essere rigido. Si può inizare da qualunque punto dell’unità didattica!

Benissimo, un saluto a tutti voi, se l’articolo fosse di vostro gradimento, cliccate sul cuore. grazie!

Autore: La Camera Luciano

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *