COME ESSERE BRAVI ALLENATORI DI CALCIO

Andiamo ad analizzare lo spelling  CALCIO! Un modo simpatico/pedagogico per farci riflettere a noi Istruttori/Genitori gli obiettivi principali d’insegnamento e crescita verso i ragazzi che accorrono ai campi per giocare a questo sport. Prendiamo singolarmente ogni lettera della parola Calcio, e possiamo dire:

“C” come Competizione

Il calcio è una competizione, i ragazzi amano le sfide/duelli, proprio per confrontarsi l’uno contro l’altro. mostrando le loro capacità di essere. L’istruttore per questa fase ha un ruolo importantissimo, nel educare, insegnare il vero senso di questa parola, per poi trasformare la competizione individuale in cooperazione all’interno di un gruppo.

“A” come Allenare

“Essi lo chiamano allenare, ma è insegnare”. L’istruttore deve essere consapevole che la sua opera ha una valenza formativa e educativa, e deve essere in grado di modulare la sua proposta tenendo conto delle caratteristiche di ogni età.

 

“L” come Ludico

Cosa s’intende esattamente quando si parla di didattica ludica? La metodologia ludica è una pratica didattica che prevede l’uso di tecniche basate sulla ludicità e sul gioco. E bene anzitutto distinguere questi due concetti; il primo indica un principio al quale per promuovere lo sviluppo globale dell’allievo, creando un ambiente di apprendimento rilassante, motivante e allo stesso tempo piacevole. Un contesto ricco di stimoli positivi dove i ragazzi sono protagonisti dei propri processi formativi. Il gioco invece, è una tecnica didattica che, facendo leva sulla motivazione intrinseca, permette il conseguimento degli obiettivi e delle mete educativi che caratterizzano l’educazione al calcio.

“C” Comunicazione

Comunicare con un bambino è un’arte unica con le sue proprie regole e significati. La chiave per avere successo nella comunicazione con i ragazzi è basata sul rispetto reciproco, incoraggiando l’autostima.

“I” come Imitazione

Tutti  i ragazzi cercano di imitare le giocate più fantasiose dei campioni visti sulla televisione, basta vederli quando sono liberi in campo con il pallone. Spesso dai ragazzi l’istruttore è chiamato in causa per dimostrare questi gesti di fantasie, allora possiamo dire che una qualità che deve avere un mister è la padronanza dei gesti tecnici.

“O” Organizzazione

La crescita dei giovani calciatori è direttamente collegato alla crescita dell’allenatore. E importante essere consapevoli di questa affermazione, poiché l’allenatore interessato alla formazione completa dell’individuo, cercherà sempre di arricchire le sue conoscenze ed migliorare i suoi metodi di lavoro.

Autore: La Camera Luciano

Fonte: www.topallenatori.it

Credit immagine: www.nonsolofitness.it

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