Esercizio di dribbling, superiorità numerica in fase di possesso palla, finta di corpo, capacità tecniche e tattiche individuali per il superamento diretto di un avversario.Dalla scuola calcio alle sedute d’allenamento per le prime squadre, le situazioni e esercizi di 1 v 1 (uno contro uno) sono sempre presenti nelle programmazioni settimanali; incredibile ma vero!
Ma per superare il diretto avversario, quali sono le tecniche usate?
Il dribbling in corsa o da fermo
La finta di corpo in corsa o da fermo
Allungamento in corsa o da fermo
Innanzitutto partiamo da una domanda ancora più basilare: che cos’è un dribbling? E’ un gesto tecnico che permette ad un giocatore di superare il proprio avversario mantenendo il possesso del pallone, è quindi fondamentalmente una finta o un movimento rapido ed inatteso, che permetta di liberarsi di una marcatura o di sbloccare a proprio vantaggio una fase di stallo o di difficoltà.
Nel corso della storia del calcio, queste finte hanno assunto le forme più varie ed hanno ricevuto dei veri e propri nomi di battesimo, alcuni derivanti dal tipo di finta, alcuni derivanti da come viene gestito il pallone, alcuni dal nome del proprio esecutore abituale. Di seguito vi riportiamo alcuni nomi dei dribbli più famosi.
Doppio Tocco: questo è uno dei dribbling più tradizionali e si esegue spostando rapidamente il pallone da un piede all’altro, evitando quindi l’intervento avversario semplicemente togliendo il pallone nel momento opportuno da un “piede”, andandolo a posizionare nell’altro. Ovviamente questo spostamento deve essere rapido e fatto quando si è vicinissimi all’avversario, puntando così sul fatto che questi rallenterà la corsa per intervenire sul pallone, mentre chi fa il dribbling continuerà la propria corsa in modo uguale a prima. Il danese Michael Laudrup fu un vero e propri specialista di questa finta.
Elastico o Flip-Flap: variante del “Doppio Tocco”, questo gesto tecnico si esegue spostando il pallone anziché da un piede all’altro, dall’esterno all’interno dello stesso piede. L’inventore del “Flip-Flap” parrebbe essere stato il brasiliano Rivelino, ma ai nostri giorni la finta è tornata in auge come “Elastico”, portata sugli scudi dal suo connazionale Ronaldinho.
Stop & GO con cambio di direzione: questo dribbling consiste nel frenare la propria corsa in modo repentino, per poi ripartire nella stessa direzione o in una differente, cercando di fare perdere il passo della corsa al proprio avversario. Il maestro di questa finta fu il brasiliano Garrincha. Ai giorni nostri Carlo Coslty, come si è detto precedentemente, ha modificato questo dribbling aggiungendoci un finto colpo di tacco e rinominando l’intero gesto tecnico.
Foca: questo gesto tecnico consiste nel portarsi il pallone sulla testa avanzando, palleggiando o tenendolo in equilibrio. In Italia fu un dribbling usato particolarmente da Marco Nappi, anche se il suo vero interprete per antonomasia fu il brasiliano Kerlon, che venne soprannominato Foquinha (piccola foca) proprio per questa sua particolarità. Per vedere questo gesto clicca Qui
Cambia la finalizzazione dell’uno contro uno in base alla posizione del calciatore in campo?
Conquistare spazio avanti
Calciare in porta
Trasmettere la palla (passaggio sul corto o sul lungo)
Crossare
Le esigenze di compiere un gesto tecnico in campo, spesso dipende da molteplici fattori, il conquistare spazio in avanti può dipendere dal fatto che non ci sono compagni liberi o semplicemente l’avversario tenta un contrasto, e allora si, che il calciatore in una frazione di secondo deve decidere di effettuare un dribbling.
Il calciare in porta una situazione in cui un calciatore si trova in un range (ultimo uomo da superare) che le permette di tirare in porta.
Trasmettere la palla in una situazione di costruzione gioco, capita spesso per i centrocampisti dopo aver ricevuto palla, supera un avversario, e per continuare l’avvicinamento verso la porta decide di trasmettere palla verso un compagno libero: con un lancio o un passaggio corto.
Crossare, giocatore in fascia (nella trequarti) che si libera dal suo diretto avversario, e arriva a fondo campo per crossare in area.
Insegnare e proporre esercizi di uno contro uno nel settore giovanile chiede al formatore di creare giochi costruttive e divertenti in base alla categoria e al livello di apprendimento dei piccoli atleti. Oltre a far eseguire duelli o compiti di finalizzazione nel gioco, il formatore/istruttore, avrà il compito in una fase analitico, dimostrare e far ripetere i dribbling che usano i nostri noti campioni in campo.
ESEMPIO 1
Un esercizio molto valido e stimolante che potete far eseguire ai vostri ragazzi è il “Senso Unico” … la figura in basso ci dimostra l’esercizio: i giocatori in guida della palla cercano di condurla verso le linee opposte, mentre i tre cacciatori devono tentare di impadronirsene. L’obiettivo del gioco per chi è in possesso palla, e di utilizzare qualsiasi tecnica di dribbling per superare i cacciatori. Clicca qui per leggere l’articolo
ESEMPIO 2
Un esercizio che si inserisce benissimo, con le dovute modifiche, in tutte le categorie, partendo dai primi calci, fino alle prime squadre. Un esercizio che accende la fantasia personale di ogni giocatori: 1v1, il duello, la competizione, come superare, quale tecnica di dribbling effettuare, ecc ecc… Ma all’interno di questo gioco, ho inserito delle alternative/scelte per i contendenti, regole e opzioni che addestrano la capacità di giudizio in base alla situazione reale: “1 v 1 il gioco intelligente”.
E un duello di 1v1 tra due giocatori, e hanno a disposizione due palloni a testa per duellare. Chi decide di segnare nella mini porta dell’avversario ottiene ½ punto, clicca qui per leggere l’articolo completo.
ESEMPIO 3
“Il controllo orientato e cambi di direzioni nel duello di 1 vs 1” un esercizio di uno contro uno che allena la velocità mentale, la coordinazione….. leggi qui
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Autore: La Camera Luciano
Fonte www.topallenatori.it