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Clamoroso Sinner, che batosta: l’annuncio è devastante

Jannik SinnerClamoroso Sinner, che batosta: l'annuncio è devastante - Topallenatori.it (screen Youtube)

Sinner non ha neanche fatto in tempo a godersi la vittoria di Parigi che già è arrivata una batosta devastante. L’annuncio ha lasciato tutti a bocca aperta.

A Parigi, nel tempio del tennis indoor, Jannik Sinner ha riscritto un’altra pagina della storia di questo sport. La vittoria nel Masters 1000 di Parigi, ottenuta battendo in finale Felix Auger-Aliassime con il punteggio di 6-4, 7-6(4), ha consacrato l’altoatesino come uno dei dominatori assoluti del circuito. È il suo primo titolo a Parigi, il quinto Masters 1000 della carriera e il successo che lo proietta di nuovo in cima al ranking ATP, superando Carlos Alcaraz dopo un duello che dura ormai da due stagioni.
Sinner ha conquistato il trofeo senza perdere nemmeno un set in tutto il torneo, un’impresa che solo pochi grandi della storia avevano realizzato nel palcoscenico parigino. La sua striscia di vittorie sul cemento indoor è arrivata a 26 partite consecutive, e con questa prestazione l’azzurro è diventato il quarto giocatore più vincente di sempre nelle prime 400 partite in carriera, con 314 successi, più di Djokovic, Federer e Sampras nello stesso arco di incontri.

In un 2025 cominciato tra mille difficoltà – dalla squalifica di tre mesi per il caso Clostebol alle critiche per le rinunce alla Coppa DavisSinner ha saputo rispondere nel modo che gli è più congeniale: vincendo. Due Slam (Australian Open e Wimbledon), Pechino, Vienna e ora il trionfo di Parigi, che gli garantisce anche la vetta provvisoria del ranking ATP, con la corsa verso il numero uno di fine anno ancora aperta. A pochi giorni dalle ATP Finals di Torino, l’Italia si gode il suo campione più luminoso. Ma proprio nelle ore successive al successo francese è arrivata una dichiarazione che ha sorpreso il mondo del tennis e riacceso i riflettori su un grande nome del passato.

Becker, dal carcere alla rinascita: “Sinner voleva che lo allenassi”

È stato Boris Becker, leggenda del tennis tedesco e icona di Wimbledon, a raccontare un retroscena inaspettato. In un’intervista al Corriere della Sera, il sei volte campione Slam ha svelato che Jannik Sinner lo avrebbe voluto come coach nel gennaio 2022, poco prima della sua condanna per bancarotta fraudolenta: “È vero, Sinner mi voleva nel suo team”, ha detto Becker. “Ma aspettavo la sentenza di Londra, non potevo promettermi. Gli consigliai Darren Cahill: per me, il migliore”. Becker ha parlato anche dei suoi otto mesi in prigione tra Wandsworth e Huntercombe, raccontando di aver avuto paura per la propria vita dopo un’aggressione da parte di un detenuto: “Quando perdi tutto – la libertà, il denaro, le persone che ami – ti resta solo il carattere. È ciò che mi ha salvato”.

Darren Cahill

Becker, dal carcere alla rinascita: “Sinner voleva che lo allenassi” – Topallenatori.it (screen Youtube)

Il tedesco, che oggi vive a Milano con la moglie Lilian, ha spiegato di aver scritto un libro, Inside, per raccontare la sua caduta e la rinascita: “In carcere ho capito che puoi gettarmi ovunque: troverò sempre un modo per venirne fuori”. Riguardo al suo legame con Sinner, Becker ha espresso grande ammirazione: “È unico. Di testa è già un campione. Ha fatto bene a fermarsi con la Davis, io feci lo stesso dopo averla vinta due volte”. Oggi, a 58 anni, Becker dice di aver “perso tutto, ma guadagnato la pace”. Vive lontano dalle luci e dai tribunali, osservando da vicino l’ascesa del ragazzo che un giorno gli chiese di essere allenato. E che ora è diventato ciò che lui è stato: un simbolo del tennis mondiale e della resilienza umana.

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