Domenico Manfredi: “Tare e Furlani hanno dato ad Allegri la rosa per lottare per lo scudetto. Questione Bisseck? Ho un timore”
Domenico Manfredi, inviato di Telelombardia e Top Calcio 24, influencer e volto del milanismo, analizza la domenica appena andata in archivio, tra il successo del Milan e gli episodi occorsi in Verona-Inter.
Rosa top per una gara a settimana
Se lo aspettavi il Milan in lotta scudetto? “Il Milan ha una rosa costruita da Tare e Furlani per fare una sola competizione. Ed è, da questo punto di vista, una rosa perfetta. Allenata, poi, da un allenatore che seppur non è il mio ideale di calcio è un tecnico che difficilmente nella sua carriera non ha lottato per il vertice. La somma di una rosa ottima per una gara a settimana più un allenatore pagato così tanto come Allegri era quasi scontato che lottasse per lo scudetto”.
L’analisi post-Roma
La gara con la Roma? “Il Milan – spiega Manfredi – nei primi 35-40 minuti è stato chiuso dietro fino al gol di Leao. La Roma non ha cattiveria davanti, non ha trovato il suo centravanti, Gasperini non ha il Retegui dello scorso anno. Il Milan fa un contropiede con un Leao che ha una grande gamba e con top inseirmento di Pavlovic. Da lì cambia la partita. Il Milan poteva tranquillamente raddopiare, poi il rigore al 90′. Rrigori sbagliati da Dybala non me ne ricordo, se Dybala fa il suo, finisce 1-1 non c’era tanto da dire per lo sviluppo del match”.
Rafa, Pavlovic tra favole e verità
Andiamo su quello che è l’uomo copertina, oltre Maignan: Rafa Leao. “Per me – continua Manfredi – Leao non si è mai smarrito, in Italia si raccontano delle favole. Una di queste è quella che Leao sia discontinuo, che ha smesso di giocare al calcio”.

Rafa, Pavlovic tra favole e verità (foto x.com) – topallenatori.it
“Leao è per gol ed assist il migliore di gran lunga, nel suo ruolo, che è quello dell’esterno offensivo, il migliore del nostro campionato. Si sta adattando anche a fare la seconda punta nel 3-5-2. Fin quando si mettono così le gare con squadre come contro la Roma, allora è più facile vedere il suo calcio. In partite come quella col Pisa diventa tutto più complesso e tocca ad Allegri trovare altre soluzioni”.
Il piglio degli arbitri su Bisseck
Manfredi, come ha visto l’episodio del giallo a Bisseck in Verona-Inter? “Sull’episodio di domenica, mi viene da parlare subito per come è stato affrontato. Mi riferisco agli ex arbitri. Hanno detto immediatamente che non ci sono i 4 punti per il DOGSO e quindi per il cartellino rosso. Tutti immaginano, però, che Giovane arrivi prima di Susic sul pallone: e allora fermare questa azione vuol dire cartellino rosso. Senza il fallo di Bisseck è rosso”.
“Mi dispiace – chiosa Manfredi – che sia stato affrontato con questo piglio dagli arbitri. Il fatto che questo episodio arrivi dopo queste certe lamentele sponda interista mi fa pensare: speriamo sia l’unico caso risolto così perché chi deve vincere il campionato lo deve meritare”.

Manfredi: “Mancato rosso a Bisseck in Verona-Inter? Arriva dopo certe lamentele...” (foto x.com) - topallenatori.it






