La Juventus di Igor Tudor, dopo un avvio incoraggiante, è sprofondata in una crisi di risultati. Arriva Roberto Mancini.
L’entusiasmo dei primi giorni è ormai un ricordo lontano. La Juventus, partita con ambizioni di rinascita sotto la guida di Igor Tudor, sta vivendo una fase di profonda incertezza, tanto sul piano del gioco quanto su quello mentale.
Le ultime settimane hanno riportato alla mente periodi bui, di quelli che i tifosi preferirebbero dimenticare. I pareggi senza mordente e le sconfitte maturate spesso senza reagire stanno minando la fiducia attorno al progetto, e la classifica inizia a farsi pesante. La sensazione è che qualcosa si sia rotto, che il messaggio del tecnico croato non arrivi più con la stessa forza di un tempo.
Mancini al posto di Tudor
Il dato che più preoccupa, però, riguarda l’attacco. Non andava così male dai tempi di Gigi Del Neri in panchina, e basta questo per capire la portata del problema. I bianconeri faticano a creare occasioni, sprecano tanto e sembrano incapaci di dare continuità alla manovra offensiva. Un vero e proprio paradosso se si pensa ai nomi a disposizione di Tudor: Vlahovic, Openda, David, Yildiz, Conceição e Zeghrova. Una batteria di attaccanti di livello, che però non riesce a trovare una direzione comune, come se ognuno giocasse una partita diversa.
In questo contesto, il tecnico croato è inevitabilmente finito sul banco degli imputati. La fiducia della dirigenza, almeno ufficialmente, resta, ma tra le pieghe delle dichiarazioni e dei sussurri di corridoio emerge una verità chiara: il tempo sembra davvero essere scaduto. E la notizia che circola in queste ore, in pieno clima da resa dei conti, rischia di cambiare tutto.

I bookmakers sono convinti, Mancini al posto di Tudor (Foto IG @mrmancini10 – topallenatori.it
Secondo i bookmaker, infatti, l’esonero di Igor Tudor non è più un’ipotesi lontana. Anzi, si gioca a quota 1,85 su Snai l’addio del tecnico entro l’inizio del 2026, una quota in netta discesa rispetto al 3,00 del periodo successivo alla partita contro il Como. Segno evidente che qualcosa si sta muovendo. Ma ciò che sorprende di più è il nome in pole position per la panchina bianconera: Roberto Mancini. L’ex ct della Nazionale, attualmente libero da vincoli in Italia, è quotato a 3,00, davanti a Luciano Spalletti e Raffaele Palladino, entrambi proposti a 5,00.
L’idea di vedere Mancini alla guida della Juventus, in fondo, non è nuova. Già in passato, nel periodo di transizione dopo l’addio di Thiago Motta, il suo nome era circolato con insistenza negli ambienti bianconeri. E adesso, con la situazione di Tudor sempre più instabile, lo scenario torna prepotentemente d’attualità. Del resto, Mancini conosce il peso delle aspettative e la pressione di una piazza come Torino, e il suo arrivo potrebbe rappresentare una scossa psicologica importante.
La tifoseria, nel frattempo, è divisa. C’è chi chiede pazienza, convinto che Tudor abbia ancora la possibilità di invertire la rotta, e chi invece ritiene che la Juventus abbia bisogno di un nome forte, capace di riportare subito ordine e risultati. Di certo, il clima è teso, e il prossimo passo della società sarà decisivo.
Perché se c’è una cosa chiara, in questo momento, è che la Juventus non può permettersi di restare prigioniera dell’incertezza. E chissà che, dopo anni, il destino non porti davvero Roberto Mancini in bianconero, raccogliendo l’eredità simbolica di un altro grande del passato: Gianluca Vialli. Sarebbe una storia dal sapore intenso, di quelle che solo il calcio sa scrivere.

Via Tudor la Juve pensa a Mancini (Foto IG @smartjuve - topallenatori.it)






