La Juventus cambia volto e mentalità: con Spalletti in panchina per tornare a dominare ma è scontro con Comolli.
La rivoluzione è appena iniziata. Via Tudor, dentro Spalletti. Una mossa che ha fatto rumore, perché la Juve ha deciso di voltare pagina, davvero. Non più il “compitino”, non più il calcio prudente e pieno di calcoli. Con Luciano Spalletti le mezze misure non esistono.
O si gioca per vincere, o non si gioca affatto. E infatti il tecnico toscano, come da tradizione, ha già iniziato a mettere mano non solo alla squadra in campo, ma anche all’ambiente, ai rapporti interni e, soprattutto, alle scelte di mercato.
Spalletti subito allo scontro con Comolli
Già, perché la Juventus, per rialzarsi una volta per tutte, deve anche liberarsi di certi pesi, di certe indecisioni. Spalletti non è il tipo che resta a guardare. Non accetta compromessi, non ama le zone grigie. O dentro o fuori. E questo suo modo di fare, diretto e senza fronzoli, sta inevitabilmente creando qualche scossa dentro la Continassa. Pare infatti che ci sia un nome, uno in particolare, su cui le opinioni tra l’allenatore e il direttore tecnico Comolli non coincidano affatto.
Il giocatore in questione è Jonathan David. Arrivato in estate tra grandi speranze, il canadese doveva rappresentare il volto nuovo dell’attacco bianconero. Con il Lille aveva fatto faville, numeri da top: gol, assist, giocate da applausi. Insomma, uno di quei profili che promettono spettacolo e concretezza allo stesso tempo. E invece, alla Juventus, la realtà si è rivelata ben diversa.

Primo allenamento di Spalletti e prime sentenze (Foto IG @juventus – topallenatori.it)
Dieci partite, un gol, un assist. Troppo poco per uno che doveva essere il punto di riferimento offensivo del nuovo ciclo. Spalletti, che non si accontenta mai, lo ha capito subito: qualcosa non funziona. Forse il modulo, forse la testa del ragazzo, forse semplicemente il peso della maglia. Però il tecnico non è tipo da aspettare all’infinito. Ecco perché, tra lui e Comolli, sarebbe già nata una discussione accesa. Il direttore tecnico vorrebbe dargli ancora tempo, convinto che il talento non si possa bruciare così in fretta. Spalletti, al contrario, preferirebbe voltare pagina prima che sia troppo tardi.
E qui si apre lo scenario più inatteso: l’addio immediato a gennaio. Salvo miracoli o gol a valanga nelle prossime settimane, Jonathan David potrebbe lasciare Torino dopo appena mezza stagione. Sarebbe una decisione clamorosa, ma non del tutto insensata: arrivato a parametro zero, il canadese garantirebbe comunque una plusvalenza, un piccolo tesoro utile per finanziare nuovi colpi.
La Juventus, dunque, si trova davanti a un bivio. Continuare a credere in un talento ancora acerbo o tagliare subito e ripartire con chi sposa in pieno la visione di Spalletti. Di certo, una cosa è chiara: la nuova Juve non vuole più aspettare nessuno. Vuole vincere, subito e sul serio.

Spalletti alla Juve detta le sue regole (Foto IG @juventus - topallenatori.it)






