Calcio

Chivu non se ne fa più niente: scartato e addio sicuro

Cristian ChivuChivu non se ne fa più niente: scartato e addio sicuro - Topallenatori.it (screen Youtube)

Dopo Napoli-Inter è il momento di grandi riflessioni ad Appiano Gentile. Cristian Chivu ha deciso: lo scarta e non ne vuole più sapere di lui.

L’Inter di Cristian Chivu torna in campo questa sera a San Siro per affrontare la Fiorentina, con l’obiettivo di lasciarsi alle spalle la pesante sconfitta subita al Diego Armando Maradona contro il Napoli. Il 3-1 firmato Anguissa ha messo in evidenza limiti fisici e mentali di una squadra che, dopo una ottima serie di vittorie, sembra aver smarrito certezze. L’allenatore rumeno è chiamato a una pronta reazione, ma dovrà farlo in piena emergenza. Assente Marcus Thuram, ancora alle prese con un programma di lavoro personalizzato: il francese dovrebbe tornare in gruppo tra giovedì e venerdì e rientrare per la trasferta di Verona. Ma non è l’unico problema. Si è infatti fermato anche Henrikh Mkhitaryan, uscito acciaccato nel primo tempo della gara del “Maradona”. Gli esami svolti presso l’Istituto Humanitas di Rozzano hanno evidenziato un risentimento muscolare al semitendinoso della coscia sinistra, con tempi di recupero stimati attorno alle quattro settimane. Difficile, quindi, che possa rientrare in tempo per il derby del 23 novembre.

Un’assenza pesante, perché il centrocampista armeno resta un punto di equilibrio fondamentale nello scacchiere di Chivu, soprattutto in termini di esperienza e capacità di lettura del gioco. Il tecnico dovrà affidarsi a soluzioni alternative come Davide Frattesi, tornato pienamente disponibile e pronto a riprendersi spazio dal primo minuto. Tuttavia, al di là dell’immediato, a Viale della Liberazione iniziano a prendere forma riflessioni più profonde: la rosa nerazzurra potrebbe subire un’importante rivoluzione nella prossima estate, con l’intenzione della dirigenza di ringiovanire il gruppo e abbassare il monte ingaggi.

Un ciclo verso la fine: Mkhitaryan e l’Inter davanti a un bivio generazionale

L’assenza di Mkhitaryan non è solo un problema di campo, ma anche il simbolo di una squadra che si avvia verso un cambio di ciclo inevitabile. Il centrocampista armeno, 36 anni compiuti a gennaio, rappresenta uno dei veterani di un’Inter che dovrà presto interrogarsi sulla sostenibilità fisica e tecnica di alcuni dei suoi senatori. In un calcio che vede sempre più spesso campioni over 35 in campo, da Luka Modric a Cristiano Ronaldo, non tutti possono permettersi la stessa longevità. Ad Appiano Gentile cresce la consapevolezza che il tempo di Mkhitaryan in nerazzurro potrebbe avvicinarsi alla conclusione.

Un ciclo verso la fine: Mkhitaryan e l’Inter davanti a un bivio generazionale – Topalenatori.it (screen Youtube)

Il suo contratto scade nel giugno 2026, ma la società – vincolata anche alle politiche di contenimento salariale imposte dal fondo uscente Oaktree – difficilmente aprirà un tavolo per un ulteriore rinnovo.  A pesare è soprattutto la tenuta fisica: tra piccoli infortuni e cali di rendimento, l’ex Roma e Arsenal non riesce più a garantire continuità. Il futuro, dunque, sembra orientato verso un progressivo ringiovanimento del centrocampo, con profili come Barella destinati a rimanere le uniche colonne portanti della nuova Inter. Intanto, però, l’obiettivo immediato resta quello di superare l’emergenza e difendere le posizioni di vertice.

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