L’Italia continua a trionfare nel tennis dopo la conquista della Davis, ma per Sinner qualcosa è andato storto: si tira fuori e non ne vuole più sapere.
L’aria di festa che ha avvolto il tennis italiano negli ultimi giorni sembrava destinata a durare a lungo. L’Italia ha sollevato la Coppa Davis per la terza volta consecutiva, un’impresa che certifica un dominio che, in epoca moderna, nessuna nazionale era riuscita a replicare. E lo ha fatto in condizioni che rendono il trionfo ancora più significativo: senza Jannik Sinner, numero due al mondo, e senza Lorenzo Musetti, altro pilastro della squadra.
A scrivere la pagina più brillante sono stati Matteo Berrettini, autore di una prestazione di esperienza e maturità, e Flavio Cobolli, protagonista di una rimonta che resterà scolpita nella retina degli appassionati. Il 22enne romano ha ribaltato un match che sembrava perduto, trasformando un primo set disastroso in un capolavoro di tenacia. Un nuovo volto dell’Italia che conta, in un movimento che continua a produrre ricambi di livello internazionale.
Attorno a loro, la squadra guidata da Filippo Volandri ha mostrato una coesione quasi commovente. L’ambiente azzurro parla di un gruppo solido, affamato, maturo e capace di sopperire alle assenze con una naturalezza sorprendente. Una Coppa Davis vinta non per accidente, ma per struttura, profondità e consapevolezza. Per molti, il segno definitivo che il tennis italiano non è più un fuoco di paglia: è un progetto, un sistema, una scuola ormai riconosciuta nel mondo e che sta mettendo a serio rischio persino la reputazione del calcio. Eppure, proprio quando l’eco del trionfo sembrava destinato a riecheggiare per settimane, nel panorama sportivo nazionale si è inserita una notizia capace di spezzare l’incanto. Una notizia che non ha nulla a che fare con la racchetta, ma che rischia di impattare in profondità sul futuro del tennis italiano.
Tennis, il governo vuole entrare nelle ATP Finals: dribbling di Sinner
Il servizio di Report ha messo sotto i riflettori un retroscena inatteso: il governo italiano, attraverso Sport e Salute S.p.A., sarebbe intenzionato a intervenire direttamente nell’organizzazione delle ATP Finals, un evento che genera un volume d’affari stimato in oltre 600 milioni di euro. Una prospettiva che, secondo il presidente di Federtennis Angelo Binaghi, rischia di ribaltare equilibri costruiti in anni di lavoro: “Ora il Governo ha fatto una legge in cui il braccio armato del governo opera direttamente, un po’ come se un arbitro incominciasse anche a giocare”. Un paragone che rende l’idea della tensione avvertita nelle federazioni e tra gli addetti ai lavori. Il tema è esplosivo, perché tocca un settore che sta vivendo il suo momento d’oro. E coinvolge, inevitabilmente, anche Jannik Sinner, nuovo simbolo sportivo del Paese e uomo-immagine del tennis mondiale.

Tennis, il governo vuole entrare nelle ATP Finals: scoppia la bufera – Topallenatori.it (screen Youtube)
Interrogato sull’argomento, l’altoatesino ha scelto la prudenza, ma la sua frase è già diventata virale: “Questa è una domanda a cui non voglio rispondere… la cosa importante è far crescere lo sport. Per quanto riguarda quello che succede con la politica in questo momento non ho voglia di entrarci.” Se Sinner ha dribblato con eleganza, il popolo del web no.
Sui social è divampata una vera insurrezione digitale: “Vergognatevi”, “Che schifo, la politica è talmente sporca da vomitare”, “Giù le mani dal tennis”, sono solo alcuni dei commenti rilasciati sulle bacheche dei vari social. La percezione generale è che qualcuno stia provando a mettere le mani su un settore appena esploso, attratto dall’enorme valore economico generato dal successo sportivo. Il dibattito è destinato a proseguire. Il tennis italiano vive la migliore stagione della sua storia, ma ora deve difendere non solo trofei e ranking, ma anche la propria autonomia. Una partita diversa e che forse sarà ancora più complessa di un grande Slam.

"Vergognatevi", Sinner si tira fuori: è l'unica cosa che può fare - Topallenatori.it (screen Youtube)










