Senza Vlahovic si sta meglio, Spalletti incredulo: c’è chi gode

La Juventus pensava di soffrire senza Vlahovic, però qualcuno l’ha presa benissimo e Spalletti ancora non riesce a crederci.

Per tutta la settimana si era ripetuta la stessa frase: l’assenza di Vlahovic avrebbe pesato come un macigno sulla Juventus. Infatti, senza ombra di dubbio, perdere il proprio attaccante di riferimento non è mai una buona notizia, soprattutto in un momento in cui la squadra ha bisogno di punti e certezze. Però non tutti dentro l’ambiente bianconero la vedevano così tragica, anzi c’era pure chi mostrava una certa serenità. Ed è proprio questo dettaglio che ha spiazzato Spalletti, convinto che la Juve sarebbe arrivata al Maradona con la testa più pesante del solito.

Il punto è che nessuno aveva davvero intuito quale fosse lo spirito con cui alcuni giocatori avevano vissuto questa assenza. Lo si è capito soltanto quando Chiellini, poco prima della partita contro il Napoli, ha raccontato nell’intervista pre-gara un retroscena curioso. Alla domanda se l’assenza di Vlahovic avrebbe responsabilizzato Openda e David, l’ex capitano bianconero ha risposto con una tranquillità quasi sorprendente. Ha spiegato che più che responsabilità aveva visto nei due attaccanti una convinzione crescente, quasi una scintilla nuova.

L’assenza di Vlahovic non pesa, c’è chi gioisce

Chiellini ha ricordato la grande partita di David e quel gol annullato a Openda che, a suo dire, aveva dimostrato come entrambi fossero pronti ad approfittare dell’occasione. Quando ha pronunciato la frase sull’infortunio come “Più che responsabilità ho visto ancora più convinzione da parte loro, David ha fatto una grande partita e Openda ha segnato un goal annullato. Per loro sarà un’occasione, quando ci sono infortuni è una brutta notizia per la società ma ci darà la possibilità di scoprirli meglio nelle prossime settimane, senza avere la pressione sulle spalle di uno come Vlahovic“.

Vlahovic grande assente ma c’é chi la prende bene (Foto IG @vlahovicdusan – topalenatori.it)

Sembrava quasi anticipare un cambio di gerarchie. Una sorta di prova generale di quello che avrebbe dovuto essere il nuovo attacco della Juventus nelle settimane successive. Perché, in teoria, senza uno come Vlahovic a prendersi tutte le attenzioni, loro due avrebbero potuto giocare con meno pressione e più libertà mentale. Una prospettiva interessante, che aveva stuzzicato i tifosi e perfino qualche analista.

I sostenitori bianconeri, però, non hanno mai potuto verificare cosa questa convinzione avrebbe prodotto davvero sul campo. Spalletti ha deciso di sorprendere tutti scegliendo una formazione diversa, quasi ibrida, pensata per non dare punti di riferimento al Napoli. Un’idea audace, almeno nelle intenzioni, che però ha finito per non dare punti di riferimento nemmeno alla Juventus stessa. La sensazione è che la squadra abbia perso fluidità, come se improvvisamente non sapesse più da dove far partire le proprie azioni.

Il risultato finale, quel 2 a 1 che ha premiato il Napoli, racconta una storia amara. La Juve non solo ha mancato l’occasione di mostrare la crescita dei suoi due attaccanti, ma ora scivola pericolosamente in classifica, ormai fuori dalla zona Champions. E mentre i tifosi si chiedono cosa avrebbe potuto cambiare con Openda e David titolari, resta l’impressione che la scelta iniziale abbia pesato tanto quanto l’assenza di Vlahovic. Forse anche di più.