Jannik Sinner finisce ancora una volta nel mirino: stavolta è un vero scandalo e l’ATP non potrà più restare a guardare.
Jannik Sinner è ormai un punto fermo del tennis mondiale. Con la sua calma glaciale, il suo talento limpido e la capacità di migliorarsi costantemente, ha conquistato non solo titoli, ma anche il rispetto degli avversari e l’amore dei tifosi.
Il campione altoatesino rappresenta il volto pulito di uno sport che, negli ultimi anni, ha dovuto fare i conti con polemiche, accuse e atteggiamenti discutibili. Sinner, invece, ha sempre mantenuto un profilo impeccabile, dentro e fuori dal campo. Eppure, anche lui, suo malgrado, si è ritrovato ancora una volta al centro di un ciclone mediatico che ha dell’assurdo.
Scandalo Sinner, Kyrgios stavolta ha esagerato
A scatenare l’ennesimo putiferio è stato il tennista australiano Nick Kyrgios, uno che, come ormai è noto, non riesce proprio a stare lontano dalle polemiche. Nel corso del suo podcast, Kyrgios ha lanciato accuse pesantissime contro Sinner, andando oltre ogni limite di correttezza. Non si è limitato alle solite provocazioni, ma ha tirato in ballo direttamente l’ATP e il suo presidente Gaudenzi, accusandoli apertamente di aver “protetto” Jannik nel famigerato caso del Clostebol, la sostanza vietata di cui si era parlato mesi fa in seguito a un malinteso legato a una contaminazione accidentale.
Le sue parole hanno fatto il giro del mondo in poche ore, generando un’ondata di indignazione. Perché, stavolta, Kyrgios sembra davvero aver superato il confine tra libertà d’opinione e diffamazione. Il tono, le insinuazioni e la leggerezza con cui ha affrontato un tema così delicato hanno lasciato molti senza parole. In particolare, il riferimento diretto a Gaudenzi e all’ATP è stato considerato da molti come un attacco istituzionale, privo di fondamento e potenzialmente dannoso per l’intero movimento tennistico.

Kyrgios getta fango sull’ATP (Foto Instagram – topallenatori.it)
Sinner, come sempre, ha scelto il silenzio. Nessuna replica, nessuna polemica, nessuna risposta a distanza. Ma il suo entourage, così come diversi colleghi del circuito, non ha nascosto un certo fastidio. Perché certe accuse, soprattutto quando arrivano senza prove, rischiano di infangare la reputazione di chi ha sempre dimostrato correttezza e trasparenza.
Del resto, Kyrgios non è nuovo a uscite del genere. Da tempo il suo podcast è diventato una sorta di palcoscenico per sfoghi e provocazioni, spesso dirette contro colleghi, arbitri o dirigenti. C’è chi lo trova divertente, certo, ma c’è anche chi, ormai, non ne può più. E stavolta la misura sembra colma. Sui social, in molti chiedono all’ATP e a Gaudenzi di intervenire con decisione, prendendo finalmente provvedimenti nei confronti di un giocatore che sembra vivere di polemiche e di tensioni artificiali.
Un atteggiamento, quello di Kyrgios, che non solo danneggia l’immagine del tennis, ma rischia anche di compromettere il rispetto reciproco che da sempre è alla base di questo sport. Jannik Sinner, nel frattempo, resta fedele al suo stile: lavora, si allena, vince e lascia che a parlare siano i risultati. Ma, senza ombra di dubbio, l’ATP dovrà fare qualcosa. Perché uno scandalo del genere, se lasciato passare, rischia di trasformarsi in un pericoloso precedente.