Polverosi a TopAllenatori: “Moldavia-Italia? Dimentichiamo i 4 mondiali o diremmo: che schifo”

Alberto Polverosi, editorialista del Corriere dello Sport “ Haaland fa gol come io prendo il caffé, gli spareggi mi preoccupano tanto”

Analizziamo con Alberto Polverosi, storica firma del nostro giornalismo sportivo quello che è il successo dell’Italia di Gattuso in ottica playoff per l’accesso ai prossimi Mondiali.

Moldavia-Italia?

“È stata una partita scialba con un primo tempo davvero brutto. Allo stesso tempo, però, la prestazione degli azzurri non è stata completamente indecente. Abbiamo visto partite peggiori, come quella contro la Moldavia a Reggio Emilia. Di sicuro non sono contento e non mi sono divertito, ma non sono negativo poiché almeno 30 tiri li abbiamo fatti ieri e se giochiamo così possiamo andare a prenderci il Mondiale”.

Che Nazionale è stata?

“Se partiamo dai quattro mondiali vinti della nostra storia, ieri sera abbiamo fatto più che schifo, ma se non partiamo da questo, allora possiamo considerare la partita dell’Italia in maniera più ragionevole. Purtroppo non si può ripartire più dalla nostra storia fatta di vittorie, la nazionale oggi è in una situazione diversa”.

Come valuta Scamacca?

“31 tiri in porta e 45 cross eppure Scamacca non è riuscitO a metterla dentro. Sono sicuro che se lì davanti avessimo avuto Kean e Retegui, la storia sarebbe andata diversamente. Se avessimo segnato entro il 20esimo minuto, poteva finire diversamente la partita. Di certo non sono partite da vincere agli ultimi minuti, ma ricordatevi quello che è successo contro la Macedonia e la Svezia”

Da Pio Esposito ad… Haaland

Polverosi, qual è il nostro livello? “Il secondo posto dell’Italia nel girone è calcisticamente corretto, non abbiamo la potenza della Norvegia o della stessa Svizzera”.

Da Pio Esposito ad… Haaland (foto x.com) – topallenatori.it

“Oggi l’Italia è questa, dobbiamo accettarlo. I norvegesi hanno qualcosa che noi non abbiamo da anni, solo adesso cominciamo ad avere tre centravanti come Pio Esposito, Kean e Retegui. Certamente abbiamo avuto una tradizione di attaccanti come Bobo Vieri, Pippo Inzaghi, Gilardino e Paolo Rossi che non abbiamo più da 10 o 12 anni”.

Norvegia?

“Noi pensiamo sempre che i mondiali lo vincono sempre le nazionali più forti come Francia, Germania, Italia, quando eravamo davvero una nazionale forte, Brasile, Argentina e la Spagna. Oggi, però, la Norvegia ti dà l’impressione di avere uno strapotere fisico e atletico che non vedo nelle altre nazionali. I giocatori norvegesi sono come uno tsunami, quando arrivano travolgono tutto ciò che hanno davanti. La Spagna, forse, ha giocatori più tecnici, ma i norvegesi sembrano unni. Sono mostruosi fisicamente, organizzati bene, corrono tanto e hanno una gran voglia. Parliamoci chiaro: la Norvegia è una nazionale che può sorprendere! È una nazionale bellissima che ha un bestione lì davanti che si chiama Haaland che fa gol come io prendo il caffè. Io, invece, sono spaventato per la tensione con la quale questo gruppo arriverà ai playoff del prossimo marzo”.