Questo autunno sembra non dare pace al calcio e al mondo dello sport. Un altro lutto si è abbattuto con violenza sul rettangolo verde. Bianconeri straziati.
Ci sono momenti in cui il calcio smette di essere spettacolo, di vivere di tattiche, risultati e applausi, per trasformarsi in silenzio. Il 2025 sarà ricordato come uno degli anni più tristi per questo sport, segnato da una serie di lutti che hanno colpito il mondo del pallone a ogni livello. Dalle luci dei grandi stadi internazionali alle panchine dei campionati dilettantistici, la cronaca ha raccontato storie di vite spezzate troppo presto, accomunate dall’amore per il gioco e da destini che non avrebbero dovuto incrociarsi con la tragedia. L’addio improvviso di Djogo Jota, calciatore conosciuto e amato in tutta Europa, ha scosso profondamente l’ambiente sportivo. Le immagini dei compagni di squadra in lacrime, le maglie sollevate al cielo e i minuti di silenzio osservati in ogni stadio hanno mostrato quanto profonda possa essere la fratellanza nel calcio. Recentemente, la notizia della morte di Christian Aquah, giocatore della Roverbellese nel campionato dilettanti, ha ricordato che la tragedia non conosce categorie né confini.
Due storie diverse ma unite da un filo comune: quello di uno sport che, pur abituato alla competizione, non si abituerà mai alla perdita. E quando la passione si spegne all’improvviso, restano il dolore e il ricordo, ma anche la solidarietà che il calcio, nelle sue mille sfaccettature, riesce sempre a esprimere nei momenti più difficili. In ogni campo, in ogni curva, in ogni applauso che accompagna il silenzio, c’è la consapevolezza che certi nomi e certi sorrisi resteranno per sempre parte di questo gioco. E stavolta a fare i conti con il dolore è stata, di nuovo, la squadra bianconera.
Addio a Luca Bernabei, il Piceno piange un figlio: lutto Ascoli Calcio
Quel nome è Luca Bernabei, ventun anni appena, ex attaccante del Monticelli e tifoso dell’Ascoli Calcio, che il destino ha portato via dopo una lunga battaglia contro la malattia. Tutta la città lo ricordava sorridente, determinato, pronto a tornare in campo. Era il 6 settembre scorso quando, in una gremita Piazza del Popolo, la famiglia di Luca salì sul palco durante la presentazione ufficiale della squadra bianconera: in quell’occasione, il presidente Carlo Neri Passeri consegnò ai genitori del ragazzo una maglia dell’Ascoli, simbolo di una vicinanza sincera e di una speranza che univa un’intera provincia. La solidarietà si era estesa ben oltre i confini cittadini: tifosi di Ascoli e Sambenedettese, società sportive e semplici cittadini avevano dato vita a raccolte fondi, manifestazioni e campagne di sostegno per aiutare Luca nelle costose cure mediche.

Addio a Luca Bernabei, il Piceno piange un figlio: lutto Ascoli Calcio – Topallenatori.it (screen Youtube)
Tutti credevano che ce l’avrebbe fatta. Ma due giorni fa la speranza si è spenta, portando via con sé un ragazzo amato da chiunque lo abbia incontrato. In segno di lutto e rispetto, ieri, domenica 26 ottobre, in occasione della partita di campionato Ascoli–Sambenedettese, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Luca Bernabei, Mattia Martoni e Marco Varani, con la squadra bianconera che è scesa in campo con il lutto al braccio. Per l’Ascoli è un dolore che si rinnova, una ferita che non si rimargina. Il club e la città stanno vivendo un autunno segnato da troppe perdite, unite dallo stesso filo invisibile di commozione e appartenenza. Il Piceno piange ancora…

Lutto terribile, dramma bianconero: morto a soli 21 anni - Topallenatori.it (screen Youtube)






