Calcio

Juve in lacrime, il gesto di Spalletti è speciale: tifosi commossi

Luciano Spalletti gesto commoventeLuciano Spalletti commuove il popolo bianconero (Foto IG @cristian_sormani - topallenatori.it)

Un gesto silenzioso di Spalletti ha toccato il cuore del popolo bianconero, ricordando a tutti che il calcio è anche rispetto e umanità.

Ci sono momenti in cui il calcio smette di essere solo tattica, risultati, classifiche e discussioni infinite. Momenti rari, ma potentissimi, in cui emerge qualcosa di più profondo. Qualcosa che va oltre il campo e che parla direttamente all’anima di chi ama questo sport. È successo ancora una volta in casa Juventus, infatti, grazie a un gesto semplice, quasi invisibile, ma capace di scuotere l’universo bianconero più di qualsiasi vittoria.

Luciano Spalletti non è mai stato un uomo di grandi proclami. Chi lo conosce lo sa. Preferisce i fatti alle parole, i dettagli ai riflettori. Però quando decide di fare qualcosa, lo fa con un significato preciso. Negli ultimi giorni si è parlato molto di lui, non per una scelta tecnica o per una conferenza stampa accesa, ma per un atto carico di memoria e rispetto. All’inizio nessuno se n’era accorto. Poi la storia è emersa, quasi sottovoce, e ha iniziato a circolare tra tifosi e addetti ai lavori. E lì, senza ombra di dubbio, a molti sono venuti gli occhi lucidi.

Luciano Spalletti commuove il popolo bianconero

Per capire fino in fondo il peso di quel gesto bisogna tornare indietro nel tempo, precisamente al 15 dicembre 2006. A Vinovo, nel centro sportivo della Juventus, due giovani ragazzi persero la vita in modo tragico. Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, calciatori delle giovanili, volevano semplicemente recuperare alcuni palloni finiti in una vasca di raccolta dell’acqua piovana. Un attimo, una fatalità, e una tragedia che colpì non solo il mondo bianconero, ma tutta l’Italia.

All’epoca Spalletti allenava la Roma, però quella vicenda non l’ha mai dimenticata. Per lui Alessio e Riccardo non sono mai stati solo nomi letti sui giornali o ricordati nelle commemorazioni ufficiali. La famiglia Neri, toscana come lui, la conosce personalmente. Partecipa da anni agli eventi in memoria dei due ragazzi, è sempre stato vicino a chi ha dovuto affrontare un dolore impossibile da raccontare. Semplicemente, Spalletti c’è. Sempre.

Spalletti conquista i tifosi

Spalletti compie un gesto nobile e commovente (Foto IG @giuseppefalcaoofficial
– topallenatori.it)

E quando il suo percorso lo ha portato sulla panchina della Juventus, quel legame non si è spezzato. Anzi. Spalletti non si è limitato a ricordare Alessio e Riccardo con parole di circostanza o con una visita formale. È andato nel luogo dove hanno perso la vita, si è fermato, ha osservato, ha riflettuto. Però ha voluto fare qualcosa di più. Qualcosa che rimanesse nel quotidiano, lontano dalle celebrazioni pubbliche.

Da quel momento, infatti, Ferramosca e Neri sono sempre presenti. Spalletti li inserisce regolarmente nell’elenco dei convocati per l’allenamento. Il numero 17, Neri, tra i portieri. Il numero 12, Ferramosca. Un gesto silenzioso, che non aveva bisogno di essere raccontato. E infatti non lo è stato subito. La notizia è emersa solo qualche giorno fa, quasi per caso, ed è bastata a commuovere un’intera tifoseria.

Perché anche a distanza di quasi vent’anni è bello pensare che, in qualche modo, Alessio e Riccardo abbiano realizzato un sogno. Essere parte della Juventus dei grandi. Allenarsi idealmente con i campioni, far parte dello spogliatoio, esserci. Senza ombra di dubbio, questo è il calcio più bello. Quello che non fa rumore, ma resta per sempre.

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