Per l’Italia non si mette bene e Gattuso è costretto ad assistere all’ennesima delusione da quando è CT della Nazionale:può dire addio ai playoff.
C’è un fine settimana di Serie A che, pur privo di quattro squadre impegnate nella Supercoppa, ha offerto indicazioni tutt’altro che marginali per il futuro della Nazionale italiana. Un turno apparentemente interlocutorio, ma che in realtà ha messo sul tavolo elementi utili al lavoro di Gennaro Gattuso, già proiettato verso il doppio spareggio di marzo contro la Irlanda del Nord. La qualificazione al Mondiale 2026 passa da lì, e il tempo per costruire certezze è sempre meno. Per il commissario tecnico non si tratta soltanto di valutare i titolari consolidati dell’undici azzurro, ma anche di capire chi può davvero rappresentare una risorsa affidabile in un contesto ad altissima pressione. Gli spareggi non ammettono margini di errore e, proprio per questo, richiedono non solo qualità tecniche ma anche disciplina, tenuta mentale e capacità di stare dentro una partita anche quando le cose vanno male. È su questo piano che le scelte diventano inevitabilmente dure.
C’è chi sperava di rientrare nel giro azzurro proprio sfruttando queste settimane di campionato “spezzato”, e invece si è ritrovato a fare i conti con segnali negativi. Federico Bernardeschi, ad esempio, ha visto le sue chance praticamente azzerate dall’ennesimo infortunio, che rende impossibile qualsiasi valutazione concreta in vista di marzo. Ma c’è anche chi, senza fermarsi fisicamente, rischia di allontanarsi dalla Nazionale per motivi altrettanto pesanti: atteggiamento, gestione dei momenti difficili, risposta alle decisioni dell’allenatore. In questo senso, il campionato continua a essere uno specchio impietoso. Non basta giocare, non basta il talento: serve dimostrare di saper stare dentro le difficoltà. Ed è proprio qui che Gattuso, noto per il suo rigore e per la centralità data all’aspetto caratteriale, sta probabilmente tracciando una linea netta tra chi può essere utile negli spareggi e chi, almeno per ora, no.
Delusione Zaniolo, sostituito contro la Fiorentina: Runjaic glissa
Il secondo tempo di questo discorso passa inevitabilmente da Fiorentina-Udinese, una partita che ha lasciato strascichi pesanti soprattutto in casa friulana. Il 5-1 incassato all’Artemio Franchi non è stato solo una sconfitta larga, ma il simbolo di una gara compromessa quasi subito e mai realmente raddrizzata. L’espulsione del portiere nei primi minuti ha cambiato l’inerzia del match, ma non può spiegare da sola il crollo successivo, fatto di gol concessi con troppa facilità e di una reazione praticamente inesistente. Nel post-partita, il tecnico dell’Udinese, Kosta Runjaic, ha analizzato la gara con parole dure ma misurate. Abbiamo fatto bene i primi cinque minuti, poi il rosso ha cambiato tutto. È stato un regalo, ma sono episodi che possono accadere – ha spiegato, sottolineando però soprattutto la mancanza di reazione e la facilità con cui la squadra ha concesso reti. Un’amarezza evidente, condivisa anche pensando ai tifosi, con la promessa di una risposta già nella prossima sfida contro la Lazio.

Delusione Zaniolo, sostituito contro la Fiorentina: Runjaic glissa – topallenatori.it (screen Youtube)
Tra i temi più delicati della serata c’è stato però il cambio all’intervallo di Nicolò Zaniolo. Una scelta che ha fatto discutere e sulla quale Runjaic ha preferito glissare: “L’ho cambiato per una ragione, meglio non andare sui dettagli dopo una sconfitta del genere”. Una frase breve, ma pesante, che lascia intendere come il problema non fosse soltanto tattico. Quando un allenatore evita deliberatamente di spiegare una sostituzione, il messaggio è spesso più chiaro di mille parole. Ed è qui che il discorso si ricollega direttamente alla Nazionale. L’atteggiamento, in partite di questo tipo, pesa almeno quanto la prestazione. Per Zaniolo, già ai margini del progetto azzurro e mai realmente rientrato dopo gli infortuni, serate come questa (non certo inusuali) rischiano di allontanare ulteriormente il tricolore dal petto. In un momento in cui Gattuso cerca certezze caratteriali prima ancora che tecniche, episodi del genere non passano inosservati.

Gattuso non ci crede, succede ancora: addio ai playoff - Topallenatori.it (screen Youtube)






