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Donnarumma, furia in diretta tv: è successo di nuovo

donnarumma Donnarumma, furia in diretta tv: è successo di nuovo (Foto Instagram) - Topallenatori.it

Il botta e risposta in diretta TV ricorda un precedente con Gigio Donnarumma già finito sotto i riflettori
Gigio Donnarumma, oltre alla sua esperienza in Premier League con Guardiola al Manchester City, continua ovviamente a vestire la maglia della Nazionale italiana, di cui è orgogliosamente capitano.

L’Italia si prepara all’ultimo impegno contro la Norvegia nelle qualificazioni ai Mondiali 2026, anche se il tema qualificazione è già stato chiuso nella gara precedente contro la Moldavia: gli azzurri hanno infatti consolidato il proprio posto ai playoff, mentre la Norvegia – prima nel girone – ha staccato il pass diretto per il Mondiale della prossima estate.

Nel match contro la Moldavia è arrivata la quinta vittoria consecutiva dell’Italia sotto la guida di Gattuso, anche se non sono mancati segnali di difficoltà. La partita, infatti, è stata tutt’altro che brillante e diversi giocatori hanno deluso le aspettative. Tuttavia, a far scalpore è stato uno scontro in diretta TV che ha lasciato tutti senza parole.

Donnarumma, tensione in diretta: è accaduto di nuovo

Il botta e risposta, però, questa volta ha avuto come protagonista Rino Gattuso. Il CT azzurro, infatti, al termine della partita si è mostrato particolarmente nervoso durante l’intervista flash della Rai, innescando un acceso confronto con la giornalista Tiziana Alla, la stessa che aveva avuto un precedente piuttosto noto proprio con Donnarumma.

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Donnarumma, tensione in diretta: è accaduto di nuovo (Foto Instagram) – Topallenatori.it

Tutto è nato da una domanda sull’assenza di brillantezza rispetto alle ultime uscite dell’Italia: “Non è stata la sua migliore Italia, questa”, ha detto la giornalista. Gattuso, già infastidito dai fischi del pubblico, ha risposto: “Che vuol dire, non capisco. Io ho visto una squadra che ha giocato e non ha mai fatto tirare in porta gli avversari. Se siete rimasti all’11-1 della Norvegia non è un problema mio. Io sono molto soddisfatto di quello che ho visto. E mi dispiace quello che ho sentito oggi, è una vergogna sentire i cori tipo: ‘Andare a lavorare’.”

“Mi amareggia molto perché non è il momento di dire ai giocatori di andare a lavorare. Ora dobbiamo restare uniti perché la squadra sta combattendo in campo in condizioni non facili e venire in trasferta e sentire 500 tifosi che contestano la squadra sinceramente non lo accetto. Però noi andiamo avanti”, ha dichiarato poi Gattuso.

Non è la prima volta che Tiziana Alla finisce al centro di tensioni con membri della Nazionale. Il precedente più famoso risale infatti al giugno 2022, dopo la partita in cui Donnarumma subì cinque gol dalla Germania, macchiando la sua serata con un errore grave in fase di rinvio.

In quell’occasione la giornalista disse: “Non voglio infierire, ma non è la prima volta che capita”, scatenando la reazione immediata del portiere di Castellammare di Stabia: “È la seconda volta che sbaglio? Quando l’altra? Parlate della gara contro il Real Madrid, quando c’era fallo su di me? Va bene se volete dare la colpa a me non c’è problema, io mi prendo la mia responsabilità, ma io faccio un discorso di squadra non di errori singoli. Per me tutti abbiamo fatto errori, se vuoi dare la colpa a me, me la prendo, dammi la colpa.”

“Sono il capitano, mi prendo le colpe e le mie responsabilità assolutamente. Volete fare questione sugli errori. Vado avanti a testa alta perché l’ho sempre fatto. Sì dagli errori si impara, ma mi hai detto che non è la prima volta, quindi volete fare questioni sugli errori ma va bene, va bene così, mi prendo le mie colpe, ma vado avanti a testa alta, come ho sempre fatto. Sono stato io il primo a dirvi che con gli errori si cresce ma poi mi fate quelle domande…”, ha concluso il portiere.

Lo scontro di giovedì con Gattuso ha riportato alla memoria proprio quell’episodio, mostrando una dinamica simile: domande pungenti, valutazioni critiche e un clima già teso dopo una partita non brillante. Domande provocatorie, sì, ma comunque legittime nel contesto di un’analisi post gara.

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