Colpo di scena per Jannik Sinner al Six Kings Slam: un incontro inaspettato lascia i tifosi di stucco e cala il gelo sul torneo di Riad.
C’era grande attesa per l’esordio di Jannik Sinner al Six Kings Slam, l’evento che riunisce sei tra i migliori tennisti del mondo in un’atmosfera a metà tra l’esibizione e la sfida vera. Eppure, prima ancora che scendesse in campo, qualcosa è successo dietro le quinte.
L’evento ha attirato l’attenzione di tifosi e addetti ai lavori. Un momento breve, ma dal peso specifico notevole, che ha lasciato tutti a bocca aperta e ha inevitabilmente acceso il dibattito. Un autentico colpo di scena che ha fatto temere i tifosi.
Sinner e l’incontro di Riad
Nella cornice esclusiva del centro tennistico di Riad, Sinner si è ritrovato faccia a faccia con Alexander Zverev. I due si sono incrociati sui campi di allenamento, proprio a poche ore dai rispettivi debutti nel torneo. E se qualcuno sperava in un saluto cordiale o in una chiacchierata rilassata, beh, è rimasto deluso. L’atmosfera è stata piuttosto fredda, quasi imbarazzata. Un breve scambio di parole, pochi secondi di conversazione, e poi via, ognuno per la propria strada.
Il motivo di questa tensione non è difficile da immaginare. Pochi giorni fa, infatti, Zverev aveva lanciato una frecciata piuttosto evidente proprio nei confronti di Sinner e Carlos Alcaraz. Durante un intervento nel podcast di Andy Roddick, il tedesco aveva dichiarato: “Odio quando la velocità del campo è la stessa ovunque. So che i direttori dei tornei si stanno muovendo in questa direzione, perché vogliono che Sinner e Alcaraz vincano sempre”. Una frase che, senza ombra di dubbio, non è passata inosservata e che ha fatto discutere parecchio nel mondo del tennis.

Zverev e Sinner l’incontro di Riad (Foto IG @eurosportde – topallenatori.it)
Sinner, come suo solito, non ha reagito pubblicamente con toni accesi. È rimasto fedele al suo stile pacato, preferendo il silenzio e il lavoro sul campo alle polemiche. Però è chiaro che quelle parole non siano scivolate via del tutto. Ecco perché l’incontro di Riad aveva un sapore particolare, quasi simbolico: due dei primi tre giocatori del ranking ATP, due giovani campioni che si contendono un posto d’onore nel futuro del tennis, costretti a ritrovarsi faccia a faccia dopo settimane di tensione.
Il gelo di quell’incontro, immortalato da qualche sguardo curioso tra i presenti, ha raccontato più di mille parole. Nessuna stretta di mano particolarmente calorosa, nessun sorriso di circostanza. Solo un rapido saluto, quasi di dovere. Eppure, c’è chi assicura che, dietro a quell’apparente freddezza, ci sia stato anche un piccolo passo verso la distensione. Forse non un chiarimento definitivo, ma quantomeno un primo segnale di rispetto reciproco.
Del resto, Sinner e Zverev si conoscono bene e sanno che la rivalità sportiva non può trasformarsi in ostilità permanente. Entrambi hanno tutto da guadagnare dal misurarsi ad armi pari, sul campo e non fuori. E se è vero che il tennis vive anche di tensioni e contrasti, è altrettanto vero che il rispetto resta la base di tutto. Per ora, il gelo di Riad resta l’immagine del momento. Ma conoscendo Sinner, non è escluso che la sua risposta più forte, come sempre, arrivi con la racchetta in mano.