Chivu ha deciso, Zielinski va sacrificato: scambio immediato

Chivu ha deciso di giocarsi tutte le carte pur di raggiungere i suoi obiettivi, così Piotr Zielinski sarà la pedina di scambio per il colpo di gennaio.

L’Inter si avvicina alla sessione invernale con la consapevolezza di dover intervenire in più reparti, non solo per allungare le rotazioni ma per gettare le basi della squadra che dovrà affrontare la stagione 2026-27 con un’identità più definita. Cristian Chivu ha già tracciato una linea chiara: serve qualità, serve profondità, ma serve soprattutto lucidità nel comprendere quali dei profili attuali possano realmente far parte del progetto tecnico a lungo termine. Il centrocampo è il punto nevralgico. Davide Frattesi, nonostante l’impegno e qualche prestazione timidamente positiva, continua a essere un elemento sul quale il club non ha ancora preso una posizione definitiva. La sua crescita è al momento un miraggio, e la valutazione complessiva potrebbe portare a riflessioni delicate. Discorso ancor più complesso riguarda Hakan Calhanoglu, protagonista di un avvio di stagione positivo ma circondato dagli interrogativi sul proprio futuro: gli interessamenti esteri sono tutt’altro che dormienti, e in Viale della Liberazione sanno bene che a giugno potrebbero riaprirsi scenari già sfiorati la scorsa estate.

Poi c’è Diouf, l’investimento sul quale l’Inter aveva riposto curiosità e speranza ma che finora non è riuscito a entrare davvero nelle logiche calcistiche di Chivu. L’adattamento lento, unito alla concorrenza interna, ha reso marginale il suo impiego. E se il centrocampo pone domande, la difesa non è certo da meno: il ciclo dei vari Francesco Acerbi, Stefan de Vrij e, per ragioni diverse, anche di altri interpreti, si sta avviando verso una trasformazione inevitabile. Non è un mistero che l’Inter segua profili internazionali come Dayot Upamecano e Kim, ma la sensazione è che la società voglia piazzare almeno un colpo “italiano”, o comunque proveniente dalla Serie A, per avere immediata conoscenza del campionato, costi sostenibili e minori rischi di adattamento. Ed è proprio in questo scenario che si apre un nuovo fronte di mercato particolarmente intrigante.

Zielinski come chiave tecnica per Gila: l’Inter valuta l’ipotesi

Nelle ultime ore prende forma un’idea che, se confermata, potrebbe diventare uno dei dossier più discussi del mercato invernale. L’Inter starebbe infatti valutando la possibilità di inserire Piotr Zielinski come contropartita tecnica per arrivare a Mario Gila, difensore della Lazio e tra i centrali più apprezzati dell’intera Serie A. Il polacco, arrivato a Milano a parametro zero, sta vivendo un inizio di stagione di luci e ombre. La qualità non si discute, ma la capacità di incidere con continuità non è ancora ai livelli che la dirigenza immaginava. Dall’altra parte, c’è un allenatore come Maurizio Sarri che stravede da anni per Zielinski: lo ha valorizzato ai tempi del Napoli, lo ha cercato quando sedeva per la prima volta sulla panchina biancoceleste sotto la Curva Nord, e ne apprezza ancora oggi caratteristiche e duttilità.

Zielinski come chiave tecnica per Gila: l’Inter valuta l’ipotesi – Topallenatori.it (screen Youtube)

La Lazio, però, non intende scendere a compromessi sulla valutazione di Gila, che oscilla tra i 30 e i 40 milioni. Complicazione ulteriore: la società di Claudio Lotito deve riconoscere al Real Madrid circa il 50% della futura rivendita. Un vincolo scomodo, che spinge il patron biancoceleste a non fare sconti. Proprio per questo una contropartita tecnica come Zielinski potrebbe rappresentare una soluzione interessante per abbattere una parte del costo. Al momento resta una suggestione, nulla più. Ma nel calciomercato, soprattutto quando convergono esigenze tattiche, rapporti consolidati tra club e valori tecnici compatibili, certe suggestioni sanno correre veloci. E non è escluso che l’idea di uno scambio strutturato possa trasformarsi in una concreta opportunità per tutte le parti coinvolte.