Chiariello manda un chiaro messaggio al Milan: tra l’azzardo Modric e i presunti ‘aiutini’ degli arbitri
Umberto Chiariello, direttore dello sport di Radio CRC, storica firma del giornalismo partenopeo, analizza il momento del Napoli e del Milan, capolista assieme agli azzurri.
Chiariello, partiamo proprio dal Milan. Non crede alla squadra di Allegri per la corsa scudetto, vero?
“No. Perché è una squadra basata su un quarantenne. Se il quarantenne non regge tutta la stagione, il Milan perde tutta la sua qualità. Una rosa che può valere l’alta classifica, ma manca qualcosa. Ad esempio non ha una coppia d’attacco, Pulisic e Leao sono alternativi. Magari, accade che ti auto-gasi, come per lo scudetto di Pioli che si trovò lo scudetto regalato da Inter e Napoli. Se succede nuovamente, magari Allegri si fa trovare pronto. E per ora, ha goduto di involontari favori arbitrali che le ha portato punti che non doveva avere, con Pisa e Fiorentina. Il caso ha voluto che il Milan fosse favorito più di altre. La vittoria contro il Torino, però, ha mostrato una qualità ed una mentalità che non accreditavo al Milan”.
Molti milanisti l’hanno messa nel mirino sulla questione Modric: ci spiega meglio la sua posizione sulla tenuta fisica del croato?
“Parto da un presupposto. Un calciatore di 40 anni deve essere un di più e non un perno. Modric è un fuoriclasse di cui si è perso lo stampo. Pensare, però, che possa reggere 40 partite mi lascia perplesso. Se uno di 40 anni, però, si ferma ai box è normale. Si tratta di un grande azzardo basare il Milan su di lui: Ricci e Jashari non sono Modric. Pensavo che De Bruyne desse più garanzie: il dato che non avevo considerato era l’infortunio pregresso. Il Milan se la gioca se Modric resiste. Magari la scommessa regge. A maggior ragione resta un giocatore straordinario”.
Napoli, Conte ed il mal di Champions
A Lisbona tante assenze: solo questo il motivo del Napoli scialbo di Conte contro il Benfica?
“No. Il motivo è stata l’incapacità di ricaricare le pile in tempi così rapidi. Anche all’Inter con il Liverpool è successo dopo la grande partita contro il Como. Con i Reds è arrivata una partita abbastanza indecente, al netto che il rigore assegnato all’Inter non c’è. Anzi, è un rigore pericoloso ideologicamente: trasforma il calcio in uno sport televisivo. L’Inter ne perde tanti di scontri diretti. Le squadre italiane sono senza campioni, ma con giocatori normali che hanno necessità di più tempo per ricaricarsi, come ha dimostrato il Napoli a Lisbona”.

Napoli, Conte ed il mal di Champions (foto x.com) -topallenatori.it
Chiariello, lei crede alla teoria di un Conte valido solo per lottare in Serie A e non in Europa?
“No, minimamente no. Conte sta facendo un miracolo, lavorando nell’emergenza più totale. Senza Meret, Anguissa, De Bruyne e Lukaku, oltre agli altri. Conte riesce a stare sul pezzo, l’Europa non è ancora perduta. Tutte le sei sconfitte annuali sono in trasferta, comprese le tre di Champions. Conte ha principi di gioco europei, difendere salendo, aggredire alto. Non è Mourinho che pur meritando la vittoria ha dimostrato che il calcio è speculazione”.

Chiariello: "Milan, un azzardo puntare tutto su Modirc. Alla sua età è normale fermarsi ai box" (foto x.com) - topallenatori.it







