Caldo estremo a Shanghai, l’Atp verso nuove regole per tutelare i giocatori
Il Masters 1000 di Shanghai si sta rivelando una sfida estrema per i giocatori a causa delle condizioni climatiche particolarmente avverse, caratterizzate da un caldo intenso e un’umidità elevatissima. Queste condizioni, denunciate da protagonisti come Novak Đoković e Holger Rune, hanno causato numerosi ritiri e malesseri in campo, mettendo in luce la necessità di un intervento regolamentare da parte dell’ATP per tutelare la salute degli atleti.
Il torneo di Shanghai ha registrato una serie preoccupante di ritiri e malori, con sette abbandoni prima della conclusione dei terzi turni, di cui tre solo nella giornata del 5 ottobre. Il termometro ha raggiunto punte di 33 gradi Celsius, con una temperatura percepita di quasi 40 gradi e un’umidità superiore all’85%, rendendo il gioco estremamente faticoso e potenzialmente pericoloso per la salute dei tennisti.
Uno degli episodi più eclatanti è stato quello di Terence Atmane, che si è accasciato a terra prima del ritiro nel suo match di primo turno. Ancora più drammatica è stata la situazione di Jannik Sinner nel terzo turno contro Tallon Griekspoor, costretto a lasciare il campo a causa di crampi violenti provocati dalla combinazione di caldo e umidità. L’immagine di Sinner, visibilmente provato e sostenuto dal fisioterapista, ha colpito profondamente appassionati e addetti ai lavori.
Anche il campione serbo Novak Đoković, noto per la sua straordinaria tenuta atletica e per essere considerato uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, ha subito gli effetti del clima avverso: durante il match di terzo turno contro Hanfmann ha vomitato due volte in campo, definendo le condizioni di gioco “brutali”. Altri protagonisti come Taylor Fritz e Alexander Zverev hanno a loro volta lamentato difficoltà legate al caldo eccessivo, che impedisce un recupero adeguato tra un punto e l’altro.
Attualmente, le regole ATP non prevedono la sospensione del gioco in caso di caldo e umidità estremi, limitando la possibilità di fermare le partite solo in caso di eventi meteo imprevedibili e pericolosi come fulmini o uragani. Gli arbitri hanno comunque adottato una certa flessibilità, ad esempio nel rispetto degli intervalli per il cambio di campo e dello shot clock, ma il problema richiede una soluzione più strutturata.
In netta controtendenza rispetto all’ATP, la WTA ha già adottato una norma specifica per affrontare le condizioni di caldo estremo. Nel torneo WTA 1000 di Wuhan, disputato nella stessa settimana in Cina, la partita tra Elise Mertens e Polina Kudermetova è stata sospesa grazie alla cosiddetta “Heat Rule”, che prevede la sospensione del gioco quando l’indice di stress termico (WBGT) supera i 32,2 gradi Celsius o quando la temperatura apparente raggiunge o supera i 40,1 gradi.
Questa norma, inserita nel regolamento WTA a pagina 372, consente di fermare il match fino al ritorno di condizioni di gioco accettabili, tutelando così la salute delle giocatrici. L’ATP, al momento, non dispone di un dispositivo analogo, ma l’esperienza di Shanghai e le difficoltà vissute dai tennisti potrebbero spingere l’associazione maschile a rivedere il proprio regolamento e a introdurre un criterio simile basato sull’indice WBGT, riconosciuto a livello internazionale come parametro per valutare il rischio legato al caldo.
Nei quattro tornei del Grande Slam, che si svolgono annualmente nello stesso luogo e periodo, esistono regolamenti specifici per affrontare le condizioni di caldo estremo. In particolare, l’Australian Open e lo US Open, noti per le elevate temperature, adottano misure progressive: a Melbourne è in uso una scala di stress da caldo basata sul WBGT che prevede, in ordine di gravità, l’uso di strumenti per raffreddare i giocatori, pause di 10 minuti e, in casi estremi, la sospensione del gioco sui campi esterni. Nei principali campi da gioco è inoltre previsto il tetto retraibile, che può essere chiuso per ridurre il calore e l’umidità.
Tuttavia, la soluzione del tetto retraibile non è sempre applicabile né auspicabile come regola generale. A Shanghai, ad esempio, chiudere il tetto muterebbe radicalmente le condizioni di gioco, trasformando un evento outdoor in indoor, con possibili vantaggi per i giocatori che disputano i match sui campi principali rispetto a quelli sugli altri campi. Inoltre, non tutti i tornei dispongono di tetti retraibili, rendendo impossibile un’applicazione uniforme della regola.
L’ATP non ha ancora ufficializzato provvedimenti specifici in risposta ai recenti episodi, ma la crescente attenzione verso la salute degli atleti rende probabile un intervento regolamentare in tempi brevi. L’introduzione di una soglia di temperatura e umidità basata sull’indice WBGT per la sospensione temporanea o la modifica delle condizioni di gioco potrebbe prevenire situazioni di rischio come quelle viste a Shanghai.
In particolare, l’applicazione di una regola che consenta una pausa maggiore o la sospensione del match potrebbe evitare infortuni e malori, migliorando il benessere generale dei tennisti e la qualità delle partite. Nel caso di Jannik Sinner, ad esempio, una sospensione temporanea tra il secondo e il terzo set, come previsto nelle normative WTA, avrebbe potuto ridurre la gravità dei crampi e forse evitare il ritiro.
Il caso di Shanghai rappresenta un monito importante: garantire condizioni di gioco sicure e regolamentate è fondamentale per preservare il valore sportivo delle competizioni e la salute degli atleti. Il circuito maschile ha ora l’opportunità di aggiornare il proprio regolamento, allineandosi ai migliori standard internazionali e rispondendo alle esigenze di un tennis sempre più globale e professionale.
Novak Đoković, nato a Belgrado nel 1987, resta uno dei massimi protagonisti del tennis mondiale anche nel 2025. Con un palmarès senza precedenti, che include 24 titoli del Grande Slam, 40 Masters 1000 e una medaglia d’oro olimpica a Parigi 2024, il serbo è noto non solo per il suo talento straordinario ma anche per la sua resistenza fisica e mentale. Recentemente ha trasferito la propria residenza in Grecia, decisione dettata da motivi personali e dalla complessità della situazione politica in Serbia.
Holger Rune, giovane talento danese classe 2003, rappresenta invece l’emergente generazione del tennis mondiale. Con 5 titoli ATP e risultati significativi nei Major, tra cui quarti di finale consecutivi al Roland Garros e Wimbledon, Rune è considerato il miglior tennista danese di sempre. La sua esperienza a Shanghai, in cui ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei giocatori, sottolinea come anche i giovani campioni siano vittime delle condizioni estreme e promotori di un cambiamento necessario nel regolamento del tennis professionistico.
Il torneo cinese ha quindi messo in evidenza un problema che coinvolge tutti i protagonisti del circuito ATP e WTA: la gestione delle condizioni climatiche estreme richiede una normativa chiara e condivisa per garantire la tutela degli atleti e la qualità dello spettacolo sportivo.