Mentre l’Inter prepara la Supercoppa a Riad, attorno ai nerazzurri si alza un polverone che finisce per coinvolgere direttamente Chivu.
Il lavoro sul campo continua, senza troppe distrazioni apparenti, ma l’atmosfera che accompagna l’Inter verso la Supercoppa italiana non è affatto serena. A Riad i nerazzurri stanno affinando la preparazione, concentrati su un appuntamento che può dare prestigio e segnare l’inizio dell’anno nel modo migliore. Però, come spesso accade quando la pressione sale, basta poco per spostare l’attenzione lontano dal rettangolo di gioco. E infatti, nelle ultime ore, una vera e propria bufera mediatica si è abbattuta sull’allenatore.
All’esterno serpeggia una sensazione chiara, quasi unanime. Secondo molti osservatori, stavolta si sarebbe andati oltre il limite, con parole giudicate eccessive e fuori contesto. Non è stato un attacco diretto, almeno non in apparenza, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro. Tanto che più di qualcuno ha invitato, o meglio sfidato pubblicamente, l’allenatore a fare nomi e cognomi, senza restare nel vago. Una richiesta che, senza ombra di dubbio, ha acceso il dibattito e diviso l’opinione pubblica.
Chivu tra polemiche e sfida pubblica
Il contesto è quello di un campionato estremamente instabile, dove le gerarchie sembrano cambiare di settimana in settimana. Un terreno scivoloso, soprattutto per chi guida una squadra come l’Inter, da sempre considerata una delle principali favorite. E proprio partendo da questa analisi si inserisce il commento di Paolo Condò, che ha fatto il punto sulla situazione generale e sulle quattro squadre pronte a contendersi la Supercoppa a Riad.
Secondo Condò, la caratteristica dominante di questa stagione è la sua volatilità. In pochi mesi si sono alternate leadership di ogni tipo e solo in rare occasioni la vetta della classifica è rimasta invariata da una settimana all’altra. Un quadro che rende complicato qualsiasi pronostico definitivo, però non cancella il peso specifico delle grandi squadre. E infatti, quando si arriva al momento di scegliere una favorita, l’Inter continua a sembrare quella con qualcosa in più rispetto alle altre.

Condò provoca Chivu e lo invita a fare i nomi (Foto IG @interunicoamore_1908
– topallenatori.it)
È a questo punto che arriva la frecciata diretta a Cristian Chivu. Condò riconosce come l’allenatore sia stato finora apprezzato dal punto di vista comunicativo, chiaro e poco incline agli alibi. Però, secondo il giornalista, in settimana qualcosa si è inceppato. Il riferimento è alla reazione di Chivu verso chi avrebbe dipinto l’Inter addirittura come ottava forza del campionato. Una tesi considerata talmente assurda da spingere Condò a invitare l’allenatore a fare i nomi, ironizzando sul fatto che a chi sostiene certe cose andrebbe ritirata la tessera.
Nel ragionamento di Condò, però, emerge anche un altro aspetto. Secondo lui quei nomi non verranno mai fatti, semplicemente perché nessuno avrebbe davvero sostenuto una simile teoria. Da qui l’idea che il messaggio fosse più che altro a uso interno, un modo per compattare l’ambiente, indicando all’esterno una responsabilità che in realtà nasce dentro lo spogliatoio. Una lettura che lascia spazio a qualche perplessità, ma che fotografa bene il clima di tensione che accompagna l’Inter verso Riad.
Alla fine, numeri alla mano, i nerazzurri restano una squadra impressionante. Cinquantuno gol segnati nelle tre competizioni sono un biglietto da visita che pesa, eccome. E mentre le parole fanno rumore, il campo resta il giudice supremo. Milan, Inter, Napoli e Bologna arrivano alla Supercoppa con ambizioni reali e la sensazione che nessuno voglia fare da comparsa. La sfida è già iniziata, anche fuori dal campo, e senza ombra di dubbio promette scintille.

Bufera per Chivu a Riad (Foto IG @dnanerazzurro_
- topallenatori.it)






