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Avvistato col nemico, Sinner non la digerisce: cosa ha combinato Cobolli

Jannik SinnerAvvistato col nemico, Sinner non la digerisce: cosa ha combinato Cobolli - Topallenatori.it (screen Youtube)

Mancano sempre meno giorni e l’attesa dei tifosi sarà finita. Sinner scalda i motori, così come Cobolli, ma il tradimento non è passato inosservato.

Il tennis italiano non ha più bisogno di presentazioni preventive. Nel 2025 è entrato stabilmente in una dimensione di presenza, non più di sorpresa. Due nomi, su piani diversi ma complementari, raccontano meglio di altri questo passaggio: Jannik Sinner e Flavio Cobolli. Il primo è ormai un riferimento globale, il secondo una certezza in costruzione che ha smesso di sembrare provvisoria. Sinner ha vissuto una stagione che va letta oltre il ranking. Non è stato un percorso lineare, né privo di ostacoli, ma è stato solido, continuo, riconoscibile. Ha confermato di essere uno dei giocatori più affidabili del circuito per rendimento medio, per gestione delle fasi calde e per impatto mediatico. Premi, riconoscimenti, record economici e il titolo di Campione del Mondo ITF hanno certificato una cosa: l’azzurro non è solo competitivo, è diventato un brand sportivo completo. Il 2026, con mesi cruciali senza punti da difendere, lo aspetta come un’occasione strutturale, non episodica.

Accanto a lui, Cobolli ha fatto qualcosa di altrettanto importante, portando a casa la terza Coppa Davis consecutiva per l’Italia. Il romano ha chiuso il 2025 con la sensazione di appartenere davvero al circuito che conta. Buoni risultati nei tornei maggiori e una crescita evidente nella gestione mentale delle partite hanno segnato un cambio di status. Non è più “quello interessante”, ma uno che può sedersi al tavolo dei migliori senza sembrare fuori posto. In questo scenario, il tennis italiano guarda avanti con una doppia prospettiva: un leader già pronto e un gruppo che comincia a orbitargli attorno in modo naturale. Ed è proprio qui che la storia prende una piega inattesa.

Cobolli si allena con Alcaraz: tra risate e penitenze

Mentre Sinner lavora con metodo, pianifica e fissa appuntamenti simbolici – come l’esibizione già annunciata a Seul, antipasto mediatico degli Australian Open – Cobolli ha scelto una strada diversa, almeno per qualche giorno. Il romano si è infatti allenato a Murcia con Carlos Alcaraz, in quello che è stato il primo vero momento pubblico dello spagnolo dopo la separazione da Juan Carlos Ferrero. Una scelta che non è passata inosservata. Non tanto per il valore tecnico dell’allenamento, quanto per il significato simbolico. Cobolli, uno dei volti emergenti del tennis italiano e spesso associato al percorso di crescita del movimento azzurro guidato da Sinner, si è ritrovato dall’altra parte della rete, accanto al grande rivale dello stesso Sinner. Un incrocio che ha fatto discutere, in maniera ironica, si intende.

Flavio Cobolli

Cobolli si allena con Alcaraz: tra risate e penitenze – Topallenatori.it (screen Youtube)

La scena, infatti, è stata tutt’altro che tesa. Anzi. A raccontarla è stato lo stesso Cobolli sui social, dove si è visto costretto a caricarsi Alcaraz sulle spalle e portarlo in giro per il campo, tra le risate generali. Un momento goliardico, diventato virale, che ha mostrato uno spagnolo sereno, già oltre le polemiche legate al divorzio dal suo storico coach. Mentre Sinner osserva a distanza e prepara il 2026 con la calma di chi sa di avere tempo e margine, Alcaraz si rimette in moto con nuove facce e nuovi equilibri. E Cobolli, nel mezzo, continua a crescere. Forse non scegliendo un campo, ma imparando a muoversi tra più mondi. Il vero punto, alla fine, è la conferma che il tennis europeo – e quello italiano in particolare – è ormai una rete intrecciata.

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