Calcio

Assurdo Thuram, lo mandano all’Inter: Spalletti è furioso

Kephren ThuramAssurdo Thuram, lo mandano all'Inter: Spalletti è furioso - Topallenatori.it (screen Youtube)

Kephren Thuram sta facendo parlare di sé. In Serie A ormai non si parla più solo di suo fratello Marcus ed è proprio l’Inter a segnare il destino di Kephren.

La Juventus si è trovata invischiata in una serata più complicata del previsto sul campo del Pisa, dove la mano di Alberto Gilardino si è vista eccome. Organizzazione, coraggio e letture puntuali hanno messo in seria difficoltà una Juventus apparsa fin da subito smarrita, poco lucida e incapace di imporre il proprio ritmo. L’idea di controllare la gara attraverso il possesso si è scontrata con un Pisa compatto, aggressivo e pronto a colpire ogni esitazione bianconera, come ha testimoniato la traversa colpita dai toscani nel primo tempo. La squadra di Luciano Spalletti ha rischiato più volte di andare sotto nel punteggio, salvata da qualche chiusura difensiva tempestiva e da errori di precisione dei padroni di casa. Il centrocampo, teoricamente punto di forza, ha faticato a dare ordine e continuità alla manovra, mentre le corsie laterali sono rimaste spesso isolate. In questo contesto, Kenan Yildiz ha provato a rompere l’equilibrio con iniziative individuali, cercando di accendere la luce tra le linee. Qualche spunto interessante, qualche accelerazione promettente, ma senza riuscire a tradurre l’intraprendenza in un vantaggio concreto.

Il clima, intanto, si è fatto pesante. In tribuna come sui social, l’attenzione si è concentrata su alcuni singoli, e in particolare su Khephren Thuram. Il centrocampista francese è apparso nervoso, discontinuo, alternando strappi fisici impressionanti a scelte tecniche rivedibili. Non è passato inosservato come, in più di una circostanza, la Juventus abbia perso pulizia proprio nella zona nevralgica del campo. E se il pubblico ha iniziato a mormorare, dalla panchina non sono arrivati segnali di particolare indulgenza: Spalletti ha seguito la prima frazione con espressione tesa, consapevole che la prestazione fosse ben lontana dagli standard richiesti. Nonostante l’attuale 0-1 in Toscana, per il tecnico di Certaldo qualcosa da rivedere ci sarà.

Tra sirene interiste  e perplessità, Thuram sotto accusa: il rumore dei social

L’intervallo della gara di Pisa ha rappresentato un momento chiave. Luciano Spalletti non ha nascosto il proprio disappunto, e chi era vicino alla panchina ha percepito chiaramente un clima tutt’altro che sereno. Il tecnico ha chiesto più ordine, più personalità e soprattutto maggiore qualità nelle scelte. In questo contesto, Thuram è finito rapidamente sulla graticola. Non tanto per l’impegno, mai in discussione, quanto per quella sensazione di incompiutezza che ha accompagnato la sua prova: tanta potenza palla al piede, ma poca incisività quando si tratta di rifinire o concludere. A fare da rumore di fondo, inevitabilmente, ci sono state anche le voci di mercato.Nei giorni scorsi il nome del centrocampista era stato accostato, seppur timidamente, all’Inter, tanto che anche su X c’è stato spazio per un pizzico d’ironia in merito. Thuram galvanizzato dalla voci che lo vogliono all’Inter a Gennaio – ha scritto un utente.

Luciano Spalletti

Tra sirene interiste  e perplessità, Thuram sotto accusa: il rumore dei social – Topallenatori.it (screen Youtube)

Una suggestione rapidamente spenta dallo stesso giocatore, ma sufficiente ad alimentare sospetti, ironie e malumori. E i social, si sa, non aspettano altro. Tra i commenti più ricorrenti, si legge di una presunta “capacità di scegliere sempre l’opzione sbagliata”, di un giocatore devastante nello strappo ma incapace di trovare poi il passaggio pulito o filtrante. Altri si interrogano su quando riuscirà finalmente a trovare un tiro realmente efficace, mentre c’è chi arriva a definirlo, senza mezzi termini, il centrocampista più inutile in campo in questo momento. Parole dure, spesso eccessive, che però fotografano un umore diffuso. Thuram paga aspettative alte, forse altissime, e una partita che lo ha visto spesso protagonista in negativo più che in positivo. Spalletti lo sa, e sa anche che il giudizio definitivo non può basarsi su una sola gara. Ma è altrettanto evidente che, in una Juventus che fatica a ritrovare certezze, ogni prestazione sottotono diventa un caso. La sensazione è che il secondo tempo dovrà dire molto, non solo sull’esito della partita, ma anche sulle gerarchie e sulla capacità dei bianconeri di reagire alle difficoltà. Pisa ha già dimostrato di non essere una semplice comparsa. Alla Juventus, ora, serve una risposta. Sul campo e, soprattutto, nella testa.

Change privacy settings
×