Calcio

Ancora un esonero, c’è Cannavaro per la panchina italiana

Fabio CannavaroAncora un esonero, c'è Cannavaro per la panchina italiana - Topallenatori.it (screen Youtube)

Ta ottobre e novembre il calcio e la Serie A hanno già visto molti esoneri e ora, già si parla di un’altra separazione: Fabio Cannavaro è pronto a tornare.

È un campionato che non lascia margini di errore quello della Serie A 2025-26, e lo dimostra la lunga lista di allenatori che hanno già pagato dazio. Le panchine stanno diventando un terreno instabile, dove una striscia negativa può trasformarsi in un capolinea inatteso. Il terremoto più chiacchierato della stagione è arrivato a Torino, con il divorzio tra la Juventus e Igor Tudor: un rapporto logorato da risultati deludenti e da una squadra incapace di trovare equilibrio tra ambizioni e costruzione del gioco. La società ha scelto di cambiare rapidamente, inaugurando una fase nuova con un progetto più strutturato, e quell’esonero ha fatto capire che il margine di tolleranza è ormai ai minimi. Pochi giorni dopo è toccato all’Atalanta, che ha annunciato la separazione da Ivan Juric. L’allenatore croato, arrivato a Bergamo per raccogliere l’eredità di un ciclo prestigioso, non è riuscito a creare continuità: prestazioni discontinue, difficoltà nel far convivere idee e risultati e una classifica che ha iniziato a preoccupare. Anche qui il club ha scelto di intervenire prima che la situazione diventasse irreversibile.

La lista non si ferma. A Genova è saltata la panchina del Genoa, con Patrick Vieira sollevato dall’incarico dopo una serie di prove poco identitarie, mentre a Firenze è arrivato il momento della separazione tra Fiorentina e Stefano Pioli, incapaci di invertire una spirale negativa che aveva già messo in discussione il futuro dell’allenatore nelle settimane precedenti. Quattro esoneri pesanti, quattro piazze importanti che hanno deciso di ricominciare da zero. In mezzo a questa instabilità, torna ciclicamente un nome che sta pian piano ritagliandosi spazio nel dibattito: Fabio Cannavaro. L’ex difensore, campione del mondo nel 2006, ha intrapreso un percorso da allenatore che lo ha portato lontano dall’Italia, tra Guangzhou Evergrande, Tianjin Quanjian, una parentesi nella Nazionale cinese e poi l’esperienza europea con l’UD Ibiza, condotta fino ai playoff di Primera Federación.

Catanzaro in difficoltà, Aquilani rischia davvero: tra i nomi spunta Fabio Cannavaro

Se la Serie A si muove, anche il resto del calcio italiano non resta immobile. In Serie B, uno dei nodi più discussi riguarda la posizione di Alberto Aquilani sulla panchina del Catanzaro. L’ex centrocampista della Roma, ingaggiato lo scorso giugno per aprire un ciclo ambizioso, sta vivendo settimane complicate: la squadra fatica a trovare continuità e il rendimento non sta rispettando le aspettative del club. Dopo dodici giornate, i calabresi hanno raccolto soltanto una manciata di vittorie – tra cui quelle contro Palermo e Mantova – ma si sono persi in troppi pareggi e in alcune sconfitte pesanti, come quella contro l’Empoli, che ha riacceso i dubbi sul percorso intrapreso. La classifica racconta una squadra viva ma fragile, capace di buone prestazioni ma priva di quel salto di qualità necessario per competere stabilmente nella parte alta della Serie B. È proprio questa discontinuità che sta mettendo in discussione la posizione di Aquilani. La società, ufficialmente, continua a proteggere il tecnico, ma nel calcio le dichiarazioni pubbliche spesso durano meno dei risultati. E se la marcia non cambierà rapidamente, lo scenario dell’esonero non è più solo un’ipotesi agitata dagli addetti ai lavori, ma una possibilità concreta.

Cannavaro

Catanzaro in difficoltà, Aquilani rischia davvero: tra i nomi spunta Fabio Cannavaro – Topallenatori.it (screen Youtube)

È qui che entra in gioco un nome che piace e divide allo stesso tempo: Fabio Cannavaro. L’ex capitano della Nazionale è stato accostato anche al Pescara dopo l’esonero di Vincenzo Vivarini, anche se gli abruzzesi hanno poi scelto Giorgio Gorgone. Cannavaro resta tuttavia un’opzione reale per diverse panchine: ha esperienza internazionale, una visione moderna e una reputazione che potrebbe dare nuovo slancio a un ambiente ambizioso come quello di Catanzaro. Non siamo ancora al punto di rottura, ma il trend non è incoraggiante: se Aquilani non troverà presto una risposta in termini di gioco e risultati, il Catanzaro sarà costretto a valutare soluzioni alternative. E tra queste, oggi, il nome di Fabio Cannavaro è più che una semplice suggestione.

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