Calcio

Tudor ha perso la pazienza, con la Juve è finita: va via gratis

Tudor crisi JuveIgor Tudor perde la pazienza (Foto IG @juventus_story_ - topallenatori.it)

La Juventus nelle ultime prestazioni ha riacceso dubbi e timori tra i tifosi bianconeri. Tudor si è stufato: potrebbe andare via subito.

Dopo un’estate di cambiamento e aspettative, la Juventus sembrava aver imboccato finalmente la strada giusta. Igor Tudor, richiamato per riportare ordine e grinta in una squadra reduce da anni complicati, aveva acceso speranze che parevano sopite.

Le prime uscite, infatti, avevano mostrato una squadra compatta, più viva, con idee chiare e una fame ritrovata. Ma, come spesso accade nel calcio, l’entusiasmo iniziale può durare poco se non arriva la continuità.

Tudor non ne può più: si pensa alla risoluzione

Nelle ultime settimane, infatti, qualcosa si è incrinato. La Juventus è apparsa meno brillante, più prevedibile e, soprattutto, vulnerabile nei momenti decisivi. Alcuni limiti strutturali, che sembravano risolti, sono tornati a galla, e i tifosi — già scottati da esperienze passate — hanno iniziato a storcere il naso. Non è solo una questione di risultati, ma anche di atteggiamento. E questo, si sa, con Tudor non passa inosservato.

L’allenatore croato, da sempre uomo di carattere e poco incline ai compromessi, non ha nascosto una certa irritazione per l’atteggiamento di alcuni giocatori. In più di un’occasione, durante gli allenamenti, avrebbe mostrato segni di nervosismo, valutando addirittura cambiamenti radicali. La pazienza, d’altronde, non è infinita, e il tempo a disposizione sembra ridursi giorno dopo giorno. In casa Juve si respira un’aria di attesa, quasi di tensione, come se tutti sapessero che qualcosa stia per succedere.

Tudor manda via Milik

Milik via a gennaio o sarà risoluzione (Foto IG @arekmilik – topallenatori.it)

E in effetti, qualcosa bolle in pentola. C’è un caso interno che sta diventando sempre più difficile da ignorare. Non si tratta di un giocatore qualsiasi, ma di un nome che fino a poco tempo fa era considerato una pedina importante. Poi, il silenzio. L’assenza. E ora, la resa dei conti.

Arkadiusz Milik, infatti, non si vede in campo da più di 500 giorni. Un’incredibile assenza che racconta da sola la sua parabola alla Juventus. L’ultimo gol risale al 20 maggio 2024 contro il Bologna, mentre l’ultima apparizione ufficiale porta la data del 25 maggio, nella gara contro il Monza. Da allora, più nulla. Eppure, il suo nome è ancora presente, nei bilanci e nelle discussioni interne alla società, come un fantasma che aleggia tra passato e futuro.

Il contratto di Milik è valido fino al 2027, ma la sua avventura in bianconero sembra ormai ai titoli di coda. Il club, infatti, sta già valutando le mosse per gennaio: un prestito, forse, ma non è esclusa nemmeno la risoluzione anticipata. Tudor avrebbe dato il suo ok a entrambe le soluzioni, segno che la fiducia è finita da tempo.

Senza ombra di dubbio, il caso Milik rappresenta una spina nel fianco per la Juventus. Un simbolo di quelle scelte tecniche e gestionali che, negli ultimi anni, hanno lasciato più domande che risposte. E se Tudor vuole davvero rilanciare la Juve, dovrà ripartire proprio da qui: dalle decisioni coraggiose, anche quando fanno rumore.

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