All’ombra del Vesuvio sembra piovere sul bagnato per Conte e per ADL. Una stangata improvvisa rischia di appesantire ancora di più il clima a Napoli.
Il ritorno di Antonio Conte a Castel Volturno, dopo una settimana di silenzi e tensioni, coincide con uno dei momenti più delicati della stagione del Napoli. Il tecnico salentino ha riabbracciato la squadra al termine di giorni convulsi, segnati da riflessioni personali, frizioni con la società e un ambiente che, tra dubbi e critiche, attende risposte concrete sul campo. Conte ha ritrovato un gruppo scosso, mentalmente fragile e ridotto numericamente dagli infortuni che stanno condizionando pesantemente la continuità di rendimento: l’assenza di uomini chiave come Kevin De Bruyne e Frank Anguissa rappresenta uno dei nodi strutturali di questa fase complicata. Sul piano tecnico, il calendario non aiuta. La prossima gara mette i partenopei di fronte alla nuova Atalanta guidata da Raffaele Palladino, chiamato a rianimare una squadra ereditata dopo le difficoltà del precedente ciclo targato Ivan Juric.
Il debutto del nuovo tecnico nerazzurro ha portato una ventata di energia e curiosità, ma la sfida al Maradona promette di essere un test ad alta intensità emotiva. Per il Napoli sarà necessario un cambio di passo netto: la squadra ha mostrato smarrimento, poca cattiveria nei duelli e una fragilità psicologica che Conte dovrà correggere rapidamente. Allo stesso tempo, il presidente Aurelio Dbe Laurentiis osserva da vicino l’evoluzione della situazione. La scossa emotiva invocata dal tecnico non si è ancora tradotta in una reazione convincente, e il clima intorno alla squadra rimane instabile. Per i partenopei è un momento in cui ogni problema sembra rincorrerne un altro: pochi risultati, infermeria affollata e una piazza che pretende risposte immediate. È in questo contesto che è arrivata una notizia che aggiunge ulteriori ombre sul periodo che la società sta attraversando.
Doccia fredda per ADL, il Tar respinge il ricorso del Napoli
Come se non bastasse la pressione sportiva, il Napoli si trova a fronteggiare anche una questione amministrativa che rischia di pesare non solo sulle casse del club, ma anche sulla narrativa del momento. Il Tar della Campania ha infatti respinto il ricorso presentato dalla società contro il Comune di Napoli, relativo al pagamento degli oneri per l’impiego della Polizia Locale nei dispositivi di traffico organizzati durante le partite disputate allo Stadio Diego Armando Maradona. Si parla di una cifra complessiva di circa 260 mila euro, frutto di avvisi e ingiunzioni relativi alla stagione 2023-2024. La linea dei giudici amministrativi è chiara e le partite del Napoli non possono essere considerate eventi di interesse pubblico, bensì manifestazioni private, pur richiamando decine di migliaia di persone. Da qui, la legittimità delle richieste economiche avanzate dal Comune.

Doccia fredda per ADL, il Tar respinge il ricorso del Napoli: dovrà pagare la Polizia Locale – Topallenatori.it (screen Youtube)
Il ricorso presentato dal club, secondo cui i match di Serie A avrebbero natura pubblica e dunque dovrebbero essere esclusi da queste spese, è stato considerato infondato. Tra gli importi contestati compaiono diverse gare giocate al Maradona. Alcune tra le più onerose sono state Napoli-Fiorentina dell’8 ottobre 2023, con un costo superiore ai dodicimila euro, e Napoli-Juventus del 3 marzo 2024, quasi altrettanto pesante per le casse azzurre. L’elenco dei rimborsi richiesti è lungo e dettagliato, e riguarda sia match di campionato sia partite europee. La sentenza rappresenta un ulteriore elemento di complessità per un club che, in questo momento, avrebbe bisogno di ritrovare serenità. Conte dovrà pensare al campo, De Laurentiis agli equilibri istituzionali e finanziari, e gli azzurri a ritrovare un’identità che sembra essersi assottigliata. A Napoli, oggi, non piove soltanto: sembra temporale pieno.

Stangata Napoli, condanna ufficiale: ora Conte è nei guai - Topallenatori.it (screen Youtube)






