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Spalletti rovina la Juve, un disastro: adesso sì che si mette male

spalletti Spalletti rovina la Juve, un disastro: adesso sì che si mette male (Foto Instagram) - Topallenatori.it

Primi dubbi e interrogativi riguardo il nuovo tecnico della Juventus: Spalletti già finito nel mirino per alcune scelte

La sconfitta contro la Lazio all’Olimpico di Roma è stata l’ultima partita per Igor Tudor alla Juventus. La sfida contro i biancocelesti, persa amaramente per 1-0, ha definitivamente chiuso il discorso sul futuro del tecnico croato alla guida della Juventus. Infatti, dopo una serie di risultati deludenti e sottotono per la dirigenza bianconera, Igor Tudor è stato definitivamente esonerato e la dirigenza ha spostato il suo nuovo profilo su Luciano Spalletti, libero e svincolato dalla sua ultima esperienza come commissario tecnico della Nazionale italiana.

Dopo aver seduto su molte panchine italiane – come per esempio quella dell’Inter, della Roma e, non ultima per importanza, quella del Napoli, con cui ha vinto il quarto scudetto della storia partenopea – Spalletti è tornato in Serie A, ma questa volta sulla sponda torinese bianconera.

Tuttavia, il suo esordio alla Juventus e la sua entrata in scena non hanno fatto sorridere tutti e hanno portato con sé anche qualche polemica all’interno dell’ambiente. A far discutere, però, è stato un vero e proprio” caso” che lo riguarderebbe da vicino: una scelta da parte di Spalletti che, secondo molti, avrebbe così “rovinato” la Juventus.

Spalletti già nel mirino: si mette male per il nuovo tecnico

L’impronta di Luciano Spalletti si è vista sin dalla prima partita in cui ha seduto sulla panchina juventina, contro la Cremonese, per la 10° giornata di Serie A. Proprio in quell’occasione l’impatto di Spalletti si è notato per la sua tendenza a cambiare le carte in tavola all’interno di sistemi di gioco già consolidati. Ma a sorprendere più di tutti è stata la scelta da parte del tecnico toscano di spostare Koopmeiners in difesa.

Koopmeiners

Spalletti già nel mirino: si mette male per il nuovo tecnico (Foto Instagram) – Topallenatori.it

L’olandese, infatti, è sempre stato impiegato come centrocampista o trequartista, ma la soluzione di inserirlo e schierarlo nel reparto arretrato ha sbalordito l’ambiente, come anche molti addetti ai lavori. Tuttavia, la scelta ha dato i frutti sperati, dato che, schierandolo come braccetto sinistro nella difesa a tre, ha avuto un impatto positivo: una mossa che ha dato ragione al tecnico.

Il classe 1998, acquistato nell’estate del 2024 dall’Atalanta per circa 60 milioni, non aveva mai dato i risultati sperati alla Juventus, e spesso si era valutato un suo addio anticipato. Ma questa nuova disposizione potrebbe dare a Koopmeiners un assetto e una continuità diversi all’interno dello scacchiere di Spalletti. Infatti, la sua posizione è stata confermata anche nell’ultima sfida della Juventus contro lo Sporting Lisbona.

A far discutere, però, potrebbe essere il fatto che Spalletti abbia cambiato i piani di mercato della Juventus. Una rivoluzione che rischia di modificare radicalmente le strategie di gennaio da parte del club. Questa rivoluzione per l’olandese dovrà chiaramente avere dei riscontri sul campo per determinare se si tratti solo di una questione d’emergenza o di una soluzione destinata a durare.

Nel caso in cui, al ritorno di Bremer e Cabal – dopo la terza sosta per gli impegni delle nazionali – dai rispettivi infortuni, Koopmeiners dovesse restare stabilmente nel ruolo di difensore come braccetto nella difesa a tre juventina, ciò potrebbe stravolgere del tutto  il mercato: soprattutto incidendo sulla decisione di non acquistare un difensore a gennaio,  priorità di qualche settimana fa per l’assenza di Bremer.

La Juventus potrebbe invece virare su altre necessità della rosa, in particolare sul reparto di centrocampo, uno dei reparti più bisognosi di rinforzi, soprattutto di un giocatore con le caratteristiche da regista.

Questa scelta di Luciano Spalletti, quindi, oltre ad essere rivoluzionaria per l’aspetto tattico, rappresenta anche un segnale forte: l’intenzione di valorizzare un giocatore che non aveva mai espresso il suo vero potenziale nel ruolo di centrocampista, dandogli ora una chance diversa per rilanciarsi.

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