Juventus nel caos dopo la sconfitta con la Lazio, decisione a sorpresa e ambiente scosso da parole durissime.
Alla Juventus la tensione è alle stelle. La sconfitta contro la Lazio ha fatto esplodere una vera e propria polveriera dentro e fuori dallo spogliatoio bianconero, e nel giro di poche ore è arrivata una decisione che nessuno, almeno ufficialmente, si aspettava.
Quello che sembrava un normale passo falso di fine ottobre,l’ennesimo, si è trasformato in un terremoto tecnico e dirigenziale che rischia di lasciare strascichi pesanti. Infatti, la partita dell’Olimpico ha rappresentato l’ennesimo segnale di una squadra in difficoltà, priva di idee e di equilibrio. Via Tudor subito intanto Spalletti scuote l’ambiente che viene definito dilettantesco.
La Juve ci prova con Spalletti
Tudor, arrivato per dare nuova linfa dopo le ultime stagioni complicate, non è riuscito a imprimere quella svolta che la dirigenza si aspettava. Le sue scelte tattiche hanno fatto discutere, i risultati non hanno convinto e, soprattutto, il feeling con parte dello spogliatoio pare essersi incrinato. E così, nella notte tra domenica e lunedì, è arrivato l’esonero. Una decisione lampo, che conferma quanto l’aria a Torino fosse diventata pesante.
Però, a colpire non è solo la rapidità con cui è stato mandato via Tudor, ma anche il modo in cui la società ha gestito la situazione. Comolli, responsabile dell’area sportiva, si è trovato improvvisamente senza un allenatore a poche ore dalla prossima partita, quella contro l’Udinese, che a questo punto diventa già un crocevia delicatissimo. Per tamponare l’emergenza, la panchina è stata affidata temporaneamente a Brambilla, tecnico della NextGen, che conosce bene i giovani e la filosofia del club. Un nome scelto per necessità più che per convinzione, in attesa di capire chi guiderà davvero la squadra nelle prossime settimane.

Comolli incontra Spalletti (Foto IG @juwelcome – topallenatori.it)
Nel frattempo, il nome di Luciano Spalletti è diventato il più caldo. L’attuale commissario tecnico della Nazionale sarebbe stato contattato proprio da Comolli per discutere di un possibile futuro alla Juventus. Una mossa che, però, ha fatto storcere il naso a molti addetti ai lavori, perché dà l’idea di una gestione improvvisata, senza un piano chiaro.
E a sottolinearlo ci ha pensato anche il giornalista Fabio Ravezzani, che sul suo profilo X ha scritto parole durissime: “Non capisco. Qualsiasi club organizzato prepara per tempo l’alternativa a un allenatore in discussione (se perdiamo lì verresti tu? Vediamo di avere già un accordo di massima). Comolli, invece, ci dicono incontrerà Spalletti solo oggi. Gestione dilettantesca”. Un commento che fotografa bene il sentimento generale tra tifosi e osservatori, sempre più perplessi davanti alle mosse della dirigenza bianconera.
In effetti, senza ombra di dubbio, la Juventus si trova in un momento cruciale. La sconfitta con la Lazio non è stata solo una battuta d’arresto sul campo, ma anche il segnale di un equilibrio fragile all’interno del club. E ora, con Brambilla chiamato a gestire un gruppo scosso e Spalletti nel mirino per il futuro, resta da capire se la società saprà ritrovare quella solidità che negli ultimi tempi sembra essersi smarrita. Perché, altrimenti, più che un nuovo inizio, questo rischia di essere l’ennesimo capitolo di una crisi senza fine.

Luciano Spalletti chiamato dalla Juve (Foto IG @aroundturin - topallenatori.it)








