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Mazzata Pio Esposito, i gol non bastano: stroncato senza pietà

Pio EspositoMazzata Pio Esposito, i gol non bastano: stroncato senza pietà (Foto Instagram) - Topallenatori.it

L’ottimo rendimento di Pio Esposito non basta: l’attaccante di Castellammare di Stabia è stato stroncato definitivamente 

Di ritorno dalla sosta per gli impegni delle nazionali, l’Inter ha ripreso ufficialmente gli allenamenti per ritrovare i ritmi e la giusta concentrazione in vista del prossimo impegno contro il Milan, per il Derby di Milano. Stanno pian piano tornando ad Appiano Gentile i nazionali nerazzurri, per riprendere allenamenti sotto la guida di Cristian Chivu. Come lo stesso Francesco Pio Esposito – impegnato con l’Italia – che potrà vivere il suo primo Derby in maglia nerazzurra.

Infatti, il tecnico rumeno spera che, dopo il goal arrivato a San Siro con la maglia dell’Italia nell’ultima giornata – che ha visto la squadra di Gattuso affrontare la Norvegia – possa arrivare anche la sua prima rete al Meazza, ma con l’Inter. Tuttavia, è proprio attorno a Pio Esposito che sono sorti alcuni importanti dubbi.

Pio Esposito nel mirino: il suo diventa un caso

Il classe 2005, a soli vent’anni, è nel pieno della sua ascesa: tornato alla Beneamata dopo il prestito allo Spezia, l’attaccante di Castellammare di Stabia sta già occupando un posto rilevante all’interno dello scacchiere del tecnico nerazzurro, con cui ha siglato già tre reti con la maglia dell’Inter, e altrettante con la maglia azzurra della Nazionale.

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Pio Esposito nel mirino: il suo diventa un caso (Foto Instagram) – Topallenatori.it

La terza rete è arrivata proprio nell’ultimo match per delle qualificazioni ai Mondiali 2026, in cui l’Italia è scesa in campo contro la Norvegia: a San Siro è stato proprio Pio Esposito ad aprire le marcature, sfiorando anche la rete del raddoppio. Tuttavia, questo processo di crescita di Pio Esposito è chiaramente figlio anche di una grande forzatura.

“Il caso Pio Esposito spiega però benissimo anche il nostro declino. Ci dice da un’angolazione diversa perché l’Italia è ormai lontana dall’élite del calcio europeo e mondiale. Il centravanti classe 2005 si sta affacciando ora nel calcio che conta, è reduce da un ottimo campionato in Serie B con lo Spezia e ha collezionato solo una manciata di minuti con l’Inter in questo avvio di stagione non essendo un titolare. Eppure già si propone come il nostro faro“, scrive Raimondo De Magistris su TuttomercatoWeb.

Il giovane attaccante sta acquisendo sempre più spazio della Nazionale italiana, confermandosi come un vero e proprio faro. Aspetto che inevitabilmente evidenzia un fattore importante: la Nazionale sembra aggrapparsi alle sue qualità e potenzialità dimenticando però che il ragazzo è solo agli inizi della sua carriera, in cui sta muovendo solo ora i primi passi e i margini di crescita sono ancora ampi.

Questo mette in evidenza una differenza rispetto al passato. I grandi attaccanti che hanno vestito la maglia azzurra, infatti, sono arrivati in Nazionale solo dopo un reale percorso di maturazione nei rispettivi club. Basti pensare a Totti, che ha esordito con la Roma nel 1993 e ha indossato l’azzurro solo cinque anni e mezzo dopo. Simile anche il caso di Del Piero, convocato in Nazionale solo alla sua seconda stagione alla Juventus.

Un dato significativo che certifica quanto la Nazionale sia oggi più accessibile a tutti è che un ragazzo abbia esordito con l’Italia lo scorso 5 settembre a Bergamo prima ancora di aver debuttato con la maglia dell’Inter. Un segnale evidente della povertà di talenti attuale, che porta a puntare su giovani promettenti ma che devono ancora trovare continuità e affermarsi pienamente nei propri club.

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