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Il dramma di Baggio, disperazione totale: “Non torna”

baggio Il dramma di Baggio, disperazione totale: "Non torna" (Foto Instagram Baggio) - Topallenatori.it

Il campione Roberto Baggio racconta il suo dramma e commuove tutti i suoi fan, le sue parole sono chiare: “Non torna più”

Roberto Baggio si racconta. L’ex calciatore, uno dei più forti della storia del calcio italiano, è intervenuto nel podcast The BSMT, il podcast condotto da Gianluca Gazzoli nel quale si è aperto a 360° riguardo la sua vita sportiva e non.

Il Pallone d’Oro ha parlato della sua carriera da calciatore, nella quale ha messo a segno quasi 300 gol e 600 presenze in tutte le competizione, vincendo due Scudetti, una Coppa Italia e una Coppa UEFA, vestendo le maglie di Fiorentina, Vicenza, Juventus, Milan, Inter, Bologna e Brescia. Oltre a queste il Divin Codino ha però anche vestito la maglia della Nazionale italiana, con la quale ha avuto un rapporto di amore e odio.

Nel corso della sua intervista a The BSMT, Baggio ha raccontato anche un episodio drammatico che lo ha riguardato personalmente e che ha spiazzato completamente i fans.

Baggio, il dolore è immenso: “Non tornerà più”

Proprio sulla Nazionale si è concentrato il racconto drammatico del campione che è tornato sui maledetti rigori di Pasadena nel 1994, nella finale dei Mondiali in USA, nei quali proprio lui scagliò alle stelle il pallone decisivo per proseguire la lotteria.

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Baggio, il dolore è immenso: “Non tornerà più” (Foto Instagram Baggio) – Topallenatori.it

Quell’Italia, guidata da Arrigo Sacchi aveva cominciato in maniera disastrosa quel Campionato del Mondo. Arrivata negli Stati Uniti con grandi aspettative, le prime partite del girone furono un calvario. Pareggio sofferto con il Messico, sconfitta contro l’Irlanda, vittoria di misura sulla Norvegia. Baggio sembra l’ombra di sé stesso, ingabbiato in un sistema che non valorizza la sua libertà creativa. Criticato, discusso, addirittura minacciato di panchina: è l’inizio di un Mondiale in salita.

Poi, come spesso accade ai campioni veri, Roberto si accende quando tutto sembra perduto. Negli ottavi contro la Nigeria, con l’Italia a un passo dall’eliminazione, firma una delle pagine più epiche della storia azzurra: pareggia all’88’ e segna il rigore decisivo ai supplementari.

Da qui inizia il Mondiale del Divin Codino. Nei quarti di finale, contro la Spagna, è ancora lui a decidere: un gol da campione puro, saltando il portiere Zubizarreta con una grande freddezza, propria solo dei grandi campioni. In semifinale con la Bulgaria, la sua doppietta vale la finale. Tre partite, cinque gol, tutti decisivi.

Arrivati alla finale contro il Brasile tutti i fari sono puntati sul fenomeno con la 10 sulle spalle. Baggio gioca nonostante un infortunio muscolare, praticamente zoppo. Stringe i denti, ma non basta: 0-0 dopo 120 minuti, si va ai rigori. L’ultimo tiro è il suo, quello che potrebbe mandare avanti la serie, ma la palla finisce clamorosamente alta sopra la traversa. Il Mondiale lo vince il Brasile.

Baggio ha così parlato del dramma che causò quel tiro di rigore mandato alle stelle: “Tu pensa che io ho perso anche il premio di miglior giocatore del mondo e il secondo Pallone d’Oro di fila”, afferma Baggio nell’intervista a Gazzoli. “In un colpo solo ho perso tre cose che non tornano più“, ha poi concluso il Divin Codino. Un momento che resterà impresso nella memoria di Baggio per sempre, e che ancora oggi lo accompagna con un senso di forte rammarico.