Alla Continassa l’aria si è fatta pesante, infatti nelle ultime ore si parla di un acceso faccia a faccia tra Spalletti e Comolli.
La tensione è cresciuta piano piano, però a un certo punto qualcosa si è rotto e il confronto tra i due sarebbe diventato inevitabile. Senza ombra di dubbio, il nuovo corso bianconero aveva portato entusiasmo e una ventata di idee fresche, ma capita che dietro le quinte possano emergere frizioni legate alle scelte di mercato.
Nelle ultime ore si è iniziato a parlare sempre più insistentemente di un malumore che Spalletti non avrebbe affatto nascosto. Il tecnico toscano, da quando ha messo piede alla Continassa, ha subito preteso stabilità e programmazione, e quando qualcosa interferisce con questa visione, reagisce senza filtri.
Spalletti non ci sta, il confronto si fa duro
Il nodo cruciale della discussione sarebbe legato a una decisione che Comolli starebbe valutando, una mossa che avrebbe fatto infuriare Spalletti più di quanto si potesse immaginare. Il Genoa, infatti, avrebbe bussato con una richiesta precisa: riavere Mattia Perin. Una notizia che ha iniziato a circolare con insistenza, alimentata anche da un’indiscrezione di Tuttosport secondo cui il club rossoblù avrebbe già fatto alcuni sondaggi per riportare il portiere a casa, considerando il suo passato nella Primavera del Grifone e il forte legame con la piazza. A 34 anni, e dopo quattro stagioni trascorse all’ombra di Szczesny, Perin starebbe guardando con maggiore attenzione alle proposte esterne, anche perché Spalletti ha confermato Di Gregorio come titolare indiscusso.
Quello che però il tecnico non può accettare è l’idea di rimanere con una coperta troppo corta tra i pali. Infatti, con l’infortunio di Pinsoglio, le alternative si riducono drasticamente, e l’ipotesi di mandare Perin in prestito semestrale, come vorrebbe il Genoa, non convince affatto Spalletti. Da una parte c’è la volontà del Grifone di riportare a Genova un giocatore amatissimo dalla tifoseria per valutare poi a fine stagione un eventuale ritorno definitivo, dall’altra c’è la necessità della Juventus di non ritrovarsi praticamente senza un secondo portiere affidabile.

Perin chiesto dal Genoa, il portiere ci pensa (Foto IG @mirko_nicolino – topallenatori.it)
Il contrasto nasce proprio qui. Comolli, attento alle dinamiche del mercato, sarebbe disposto ad ascoltare le proposte e valutare la fattibilità dell’operazione, mentre Spalletti, molto più pragmatico e focalizzato sulla competitività immediata della squadra, avrebbe espresso una contrarietà netta. Senza ombra di dubbio per il tecnico liberarsi di Perin in questo momento sarebbe un rischio enorme, quasi un salto nel vuoto, soprattutto perché la stagione è ancora lunga e gli imprevisti, si sa, sono sempre dietro l’angolo.
E così, in un clima che già si stava scaldando per le prossime sfide, questa possibile decisione ha creato una vera e propria spaccatura, almeno sul piano delle idee. Spalletti vuole sicurezza, vuole continuità, vuole che la Juventus sia coperta in ogni reparto, perché conosce bene cosa significhi affrontare mesi decisivi con risorse ridotte. Comolli, invece, tiene aperte tutte le strade e valuta le opportunità economiche e strategiche senza escludere nulla. Una situazione che inevitabilmente ha acceso gli animi, portando a un confronto acceso da cui la Juventus dovrà uscire con una scelta chiara.
Ora non resta che attendere le prossime ore per capire quale direzione prenderà la società e se Perin resterà a Torino o se davvero il richiamo di Genova potrà diventare qualcosa di concreto. Una cosa però è certa: alla Continassa, l’argomento ha lasciato il segno, e il confronto tra Spalletti e Comolli è solo il primo capitolo di una vicenda che potrebbe cambiare gli equilibri del reparto più delicato della squadra.

Luciano Spalletti furioso per la scelta (Foto IG @mirko_nicolino - topallenatori.it)






