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Bufera annunciata, Sinner non la manda giù: è un affronto

Jannik SinnerBufera annunciata, Sinner non la manda giù: è un affronto - Topallenatori.it (screen Youtube)

Non passa settimana in cui Jannik Sinner non cada nel mezzo di una bufera mediatica. L’azzurro ha subito l’ennesimo affronto e stavolta non la manderà giù facilmente.

Nel momento più caldo della stagione, Jannik Sinner ha scelto la strada più diretta per rispondere alle critiche: giocare il suo miglior tennis. Il campione altoatesino ha raggiunto nuovamente la finale delle ATP Finals di Torino, confermandosi ancora una volta tra i giocatori più solidi, completi e continui del circuito mondiale. La rinuncia alla Coppa Davis aveva acceso un dibattito feroce nelle scorse settimane, ma Sinner ha mantenuto la stessa posizione che lo ha accompagnato per tutta la carriera: poche parole, tanti fatti. E quei fatti sono ace vincenti e una gestione dei momenti chiave che testimoniano una maturità ormai da veterano. Nei giorni in cui il rumore attorno alla sua decisione rischiava di sommergerlo, Sinner ha chiuso le orecchie. È entrato in campo con la freddezza di chi conosce alla perfezione la pressione e si è lasciato scivolare addosso ogni polemica, trasformandola in carburante competitivo. La finale conquistata – la seconda consecutiva alle Finals – è la miglior risposta possibile, un biglietto da visita pesantissimo alla vigilia del 2026.

Dall’altra parte del tabellone, invece, Lorenzo Musetti ha provato a ostacolare Carlos Alcaraz, ma la sfida si è rivelata più complessa del previsto. Lo spagnolo, in grande forma e determinato a blindare il suo status di numero uno, non ha mai concesso spiragli reali. Musetti ha lottato, ha provato a variare, ma il suo tennis non è mai riuscito a incidere sul ritmo martellante imposto da Alcaraz. Quella sconfitta ha fatto da preludio a un annuncio importante: Musetti ha comunicato la sua rinuncia alla Coppa Davis, seguendo il percorso tracciato da Sinner poche settimane prima.

Coppa Davis, due pesi e due misure? Social impazziti dopo la rinuncia di Musetti

La notizia del forfait di Lorenzo Musetti alla Coppa Davis ha generato un’onda di reazioni sui social, ma non paragonabile, per intensità e durezza, a quella che aveva travolto Jannik Sinner. Molti tifosi hanno sottolineato immediatamente una presunta mancanza di coerenza nel dibattito pubblico. Così come Sinner, anche Musetti risiede da anni a Montecarlo, si allena stabilmente all’estero e ha scelto di saltare una competizione per preservare condizione fisica e serenità familiare. Eppure, mentre Sinner era stato travolto da accuse perfino personali, Musetti sembra essere scivolato quasi indenne tra le maglie del giudizio mediatico. Un particolare che non è passato inosservato.

Lorenzo Musetti

Coppa Davis, due pesi e due misure? Social impazziti dopo la rinuncia di Musetti – Topallenatori.it (screen Youtube)

Sui social sono piovuti commenti che ben raccontano il clima delle ultime ore, come: “Resto in attesa di Vespa, Cazzullo e compagnia bella”, oppure “Voglio vedere se scatta il caso anche qui ahah». E ancora: “Sarà trattato diversamente da Jannik, paese vergognoso”. Fino a chi ha puntato il dito contro la stampa: “Non vedo l’indignazione della stampa… ora incredibilmente va bene riposarsi? Dove paga le tasse Musetti? Niente sondaggi qui? No, eh… giornalisti ridicoli!”. La sensazione diffusa è che la discussione esplosa attorno a Sinner sia stata amplificata da dinamiche che poco avevano a che fare con il tennis. Con Musetti, invece, la narrazione è apparsa più tenue, più morbida, più incline alla comprensione. Una “par condicio” mai applicata davvero.

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