Per Jannik Sinner torna a soffiare un vento pesante, quello delle accuse di doping che riemerge ancora una volta.
Sembrava che l’argomento fosse ormai archiviato, relegato a un brutto capitolo da dimenticare, e invece no. Jannik Sinner, reduce da un periodo tutt’altro che semplice tra fastidi fisici e un ritiro clamoroso, si trova di nuovo a dover fare i conti con insinuazioni che arrivano da fuori campo.
Parole che, ancora una volta, arrivano e prendono di mira il campione altoatesino, trovando in ogni occasione il modo di punzecchiarlo. Sinner, da parte sua, è rimasto in silenzio. Come sempre, lascia parlare il campo e preferisce non alimentare polemiche.
Sinner e le accuse di doping
Le parole di Nick Kyrgios, pronunciate nel suo podcast Unscripted, non sono passate inosservate. L’australiano, noto per il suo stile diretto e per la tendenza a non filtrare mai quello che pensa, ha rilanciato l’ombra del sospetto sul caso Clostebol, il cortisonico finito sotto i riflettori nei mesi scorsi dopo alcune analisi di laboratorio che avevano sollevato dubbi poi rapidamente chiariti.
“Ovviamente lo proteggono in un certo senso. Il capo dell’ATP Gaudenzi e tutte le persone importanti sono italiani”, ha dichiarato Kyrgios, insinuando che l’azzurro goda di una sorta di “trattamento di favore” da parte delle istituzioni tennistiche. Parole pesanti, che vanno ben oltre la provocazione. Ma non si è fermato lì: “Se è stato un incidente, va bene, ma se non lo fosse, gli direi: ‘Amico, non credo che tu ne abbia bisogno’”.

Nick Kyrgios al veleno su Sinner (Foto IG @k1ngkyrg1os
– topallenatori.it)
Una frase che, senza ombra di dubbio, suona come un’accusa velata. Il riferimento al Clostebol è chiaro, anche se Sinner, all’epoca, aveva spiegato ogni dettaglio, chiarendo come non ci fosse stato alcun illecito né da parte sua né del suo staff. Tutto era stato verificato, e il caso chiuso ufficialmente dalle autorità competenti. Eppure, la lingua tagliente di Kyrgios ha riaperto una ferita che i tifosi italiani speravano di non dover più toccare.
La verità è che tra i due non corre buon sangue. L’australiano ha spesso elogiato il talento di Sinner, salvo poi alternare complimenti a stoccate velenose. Forse invidia, forse solo voglia di restare al centro della scena, ma di certo Kyrgios sa come accendere i riflettori. Le sue dichiarazioni, infatti, hanno scatenato un’ondata di reazioni sui social, con i tifosi dell’azzurro che si sono schierati compatti in difesa del loro beniamino.
Sinner, intanto, continua a concentrarsi sul campo, cercando di lasciarsi alle spalle anche questo episodio. Non è un momento semplice: il fisico non è ancora al top, il calendario è fitto e la pressione cresce. Ma Jannik ha dimostrato più volte di avere la testa giusta per affrontare tutto, anche le critiche più ingiuste. In fondo, il silenzio a volte è la miglior risposta. E se c’è una cosa che Sinner ha insegnato a tutti, è che la verità, come il talento, non ha bisogno di troppe parole per farsi sentire.