Esercizio propriocettivo per lo sviluppo dell’equilibrio del portiere di calcio

Cos’è la propriocettività?

Si definiscono propriocettivi tutti gli aspetti relativi alla propriocezione, cioè alla capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio. Tale capacità risulta fondamentale ai fini della corretta esecuzione di un movimento e la sua alterazione da luogo alla complessa sintomatologia neurologica che viene definita atassia.

I recettori propriocettivi sono costituiti dalle terminazioni nervose che danno inizio al processo neurofisiologico della propriocezione. Tali recettori inviano impulsi che, attraverso il midollo spinale, giungono alle aree cerebrali deputate all’elaborazione delle informazioni sulla posizione e sul movimento, necessarie per l’esecuzione corretta del movimento stesso.

La tecnica propriocettivaapplicata al portiere

Capacità molto importante per il portiere, legata a filo doppio alla propriocettività, è quella dell’equilibrio. L’esercitazione prevede l’utilizzo di una tavola propriocettiva che favorisca la ricerca della postura ideale da mantenere nella posizione di partenza. Quando il portiere, in equilibrio sulla tavola (per non meno di 7 secondi), ha raggiunto la giusta posizione, esegue un balzo in avanti, superando l’ostacolo posto dinanzi a lui (altezza variabile tra i 30 e50 cm), atterrando con tutti e due i piedi ed effettuando successivamente una parata in tuffo. In questo esercizio si parte con il tiro di palloni radenti (3 tiri per lato di impiego), per passare a tiri con palloni rimbalzanti ed alti. Variante interessante può essere l’utilizzo di palloni di circonferenza, colore e peso variabili; tale variante permette al portiere di sperimentare le differenze oculo-spazio-temporali che intercorrono in partita laddove, a causa di situazioni atmosferiche particolari, la palla assuma traiettorie, velocità e pesi sempre differenti.

Autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *